Ogni martedì iTunes Music Store presenta qualche novità , in questo caso rappresenta l’arrivo della commercializzazione dei videoclip musicali in paesi dove finora non era possibile comperare tali filmati nel formato adatto al nuovo iPod che gestisce video.
Apple non lo dice esplicitamente e forse questo avvenimento accade per qualche tipo di errore sui server di Cupertino ma sta di fatto che paesi come Italia, Svizzera ed altri da due giorni possono comprare i videoclip nella loro valuta.
Ricorderete che con l’arrivo dei video su iTunes Music Store in pratica solo gli Stati Uniti si giovavano di tutte le novità di questo settore: visione trailer dei film in prima visione (gratis), videoclip da comperare, cortometraggi di Pixar da comperare e alcune serie TV da comperare per singole puntate o per intere stagioni.
L’Australia ancora non aveva un suo iTMS in quei giorni, ma ora che esiste possiamo verificare che l’offerta video è limitata come in molte altre nazioni ai cortometraggi Pixar, ad alcuni videoclip e naturalmente alla visione dei trailer cinematografici, mentre l’omaggio di una canzone gratis alla settimana è, fortunatamente per loro, già attivo.
Non in tutti gli altri venti paesi è stato finora possibile comperare video da visionare poi nel nuovo iPod di quinta generazione.
Tra questi l’Italia che non ha mai avuto a disposizione un cortometraggio Pixar, un videoclip e tantomento i TV show americani della ABC/Disney. Gli unici casi comparsi in Italia erano dei bundle vi un video/intervista assieme ad un album di nuova introduzione.
Grazie ai Green Day però qualcosa è cambiato.
L’iTMS USA invia agli iscritti una newsletter ogni martedì, raccontando tutte le novità del negozio musicale online e questa settimana la “copertina” era dedicata ai Green Day e al loro “Bullet in a Bible – an exclusive video album of the Idiot tour”, che altro non è che una raccolta di video girati nei concerti del tour conclusosi qualche tempo fa.
Questo video-album è evidentemente stato messo a disposizione anche ai paesi che i video fino a quel momento non potevano comperarli, perché cliccando il link sulla newsletter appare in iTunes la pagina di questo prodotto discografico nell’iTunes Music Store del paese che abitualmente si visita.
Ovvero, se l’ultima volta che si aveva visitato il negozio di musica digitale statunitense, l’album dei Green Day si presenterà nella versione in vendita negli USA, allo stesso modo, se il negozio era stato visitato nella versione italiana, l’album dei Green Day sarà in vendita regolarmente in euro per la nostra nazione.
“Bullet in a Bible” contiene 15 video più un libretto digitale che illustra l’album, ogni videoclip costa singolarmente 1,99 dollari come anche ogni altro videoclip su iTunes Music store, l’album intero costa invece 14,99 dollari rappresentando un prezzo di favore rispetto ai 29,85 dollari del totale dei singoli e pure escludendo il libretto digitale.
Ma “Bullet in a Bible” con lo stesso link lo si scova anche in iTunes Music Store italiano, segnando il debutto dei videoclip in Italia. Il loro costo singolo in Italia è più alto, di 2,49 euro (equivalente a 2,92 dollari, circa il 47% in più rispetto al costo in USA) e l’intero album viene venduto scontato per 14,99 euro invece che 37,35 euro del prezzo di 15 video comperati singolarmente.
Anche la Svizzera, tanto per fare un esempio di un paese che non vendeva video, ha a disposizione “Bullet in a Bible” e puntualmente appare nell’iTMS elvetico cliccando sempre lo stesso link. Il prezzo è naturalmente espresso in valuta locale, costa 15 franchi svizzeri se comperato integralmente oppure 3 franchi (2,28 dollari al cambio, insomma costano meno che in Italia ma pur sempre il 15% più del prezzo statunitense) ogni video singolo.
C’è da augurarsi che i videoclip continuino ad apparire anche sulla versione italiana di iTMS, che il catalogo si arricchisca e che in un prossimo futuro anche noi potremo comperare almeno i cortometraggi di Pixar (dove le difficoltà contrattuali tra Apple e l’altra azienda di Steve Jobs sono praticamente nulli), coscienti che le difficoltà relative ai telefilm sono maggiori.
