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IBM lancia la gestione dell’acqua intelligente

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La Delft University of Technology (TU Delft), insieme a IBM, sta conducendo ricerche per scoprire come applicare la tecnologia e l’analitica a sistemi idrici complessi, con l’obiettivo di ridurre al minimo il rischio di inondazioni. I risultati sono destinati ad avere un impatto sia sul sistema idrico olandese che su altre regioni con sistemi idrici altrettanto complessi, come il delta del fiume Sacramento negli Stati Uniti e il progetto di trasferimento idrico da sud a nord in Cina, nonché per la gestione dei bacini nelle Alpi.

Il sistema idrico olandese è costituito da un’ampia rete di fiumi, canali, pompe, stazioni di pompaggio, chiuse, dighe e bacini. La lunghezza totale dei corsi d’acqua olandesi è di circa 2200 chilometri, per un trasporto di circa 120 trilioni di litri di acqua fluviale e piovana ogni anno. Applicando la business analytics alla grande quantità di dati raccolti da tutto il sistema, i ricercatori prevedono di poter identificare modelli e tendenze in grado di consentire un miglioramento della gestione idrica nel suo complesso, con vantaggi quali la riduzione delle inondazioni e una più alta qualità dell’acqua.

Collegando tra loro e analizzando flussi di informazioni disparati, i responsabili della gestione dei processi potranno acquisire elementi di conoscenza in tempo reale sul sistema idrico. Ad esempio, le informazioni provenienti dai sensori collocati nei fiumi e nelle dighe possono essere collegate alle informazioni meteorologiche. Gli algoritmi avanzati e il software di analisi calcoleranno poi l’impatto di eventi, quali le precipitazioni estreme. Queste informazioni consentiranno ad aziende idriche, ai comuni e alla Direzione Generale dei Lavori Pubblici e della Gestione Idrica nei Paesi Bassi di modellare i risultati dei diversi interventi nel sistema, supportando così il processo decisionale.

“Prevediamo che i risultati di questa ricerca apporteranno un contributo importante all’implementazione delle raccomandazioni espresse dalla Commissione del Delta ”, spiega Djeevan Schiferli del Centre of Excellence for Water Management IBM nei Paesi Bassi.

Il rapporto della Commissione prende in esame diversi problemi separatamente, ad es. le acque dolci del lago IJsselmeer, la conservazione e il ripristino naturale nell’area del Delta sud-occidentale e l’acqua alta nei fiumi.

La collaborazione di IBM con la TU Delft si basa sul suo sempre più ampio portafoglio di soluzioni per la gestione idrica. Nel febbraio 2008, IBM ha costituito il suo Global Center of Excellence per la Gestione delle Acque nei Paesi Bassi, espandendosi poi in Irlanda, Francia e Israele. Tra i clienti di IBM per la gestione idrica avanzata figurano la Public Utilities Commission di San Francisco, la Water and Sewer Authority del District of Columbia, il Sacramento Regional County Sanitation District, la Lower Colorado River Authority e molti altri. IBM lavora inoltre a stretto contatto con il Beacon Institute alla sua rete di osservazione dei fiumi e degli estuari (River and Estuary Observation Network), fornendo l’infrastruttura tecnologica per un sofisticato sistema di monitoraggio delle acque lungo il fiume Hudson, e con la King Abdulaziz City for Science and Technology in Arabia Saudita, sulla tecnologia a membrana avanzata per la filtrazione e la dissalazione dell’acqua. Nei Paesi Bassi, Big Blue collabora al programma per il controllo delle inondazioni “Flood Control 2015”, con partner pubblici e privati, per sviluppare le tecnologie operative della prossima generazione per la gestione delle inondazioni, con l’obiettivo di realizzare un monitoraggio in tempo reale, migliori previsioni e sistemi di supporto decisionale.

Fonte:

PR IBM

[A cura di Mauro Notarianni]

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