Il contratto per la commercializzazione di iPhone in Cina siglato tra Apple e China Unicom non è esclusivo, l’importante dettaglio è stato precisato direttamente da Natalie Harrison, portavoce ufficiale di Apple negli Stati Uniti. La portavoce di Apple non ha specificato se Cupertino è in trattative con altri operatori ma, stando alle dichiarazioni rilasciate da Chang Xiaobing, Ceo di China Unicom in occasione dell”annuncio sembra possibile prevedere che iPhone resterà esclusiva di China Unicom per un tempo sufficientemente lungo. Questo non tanto per la volontà di Apple quanto piuttosto per l’incompatibilità dell’hardware dello smartphone con le reti 3G proprietarie utilizzate da tutti gli altri principali operatori mobile cinesi. Per fare in modo di offrire iPhone con un altro operatore Cupertino dovrebbe costruire uno smartphone su misura per il mercato cinese.
Non solo Apple ha siglato un accordo non esclusivo con China Unicom ma, secondo quanto prevede Gene Munster di Piper Jaffray, è destinato a finire anche il “monopolio” di iPhone che AT&T detiene negli Stati Uniti. Nell’ultimo report che Munster ha realizzato su Apple, il noto analista delle cose della Mela prevede che nell’estate del 2010 non solo arriverà un nuovo iPhone, previsione non difficilissima, ma anche che negli Stati Uniti Apple introdurrà per la prima volta un secondo operatore, ponendo così fine al contrattato in esclusiva che vige Oltre Oceano fin dal lancio del primo iPhone.
Nonostante quello che pensano ancora numerosi statunitensi, non solo appassionati ma anche media e osservatori esperti delle cose della Mela, Cupertino non è votata a preferire un unico operatore telefonico per la commercializzazione di iPhone. Questa in realtà è stata la scelta preferita di Apple solo per il lancio del primo iPhone ma subito abbandonata in diversi mercati internazionali l’anno seguente con l’arrivo di iPhone 3G e ancora pochi mesi fa con iPhone 3GS. Ormai lo scenario tipico per iPhone è la presenza in contemporanea di due o più operatori, così come è avvenuto qui in Italia, prima con Tim e Vodafone, fin dall’anno scorso con il 3G, e ora con la recente introduzione di H3G. Munster sostiene questa scelta di Cupertino con i suoi numeri: secondo l’analista di Piper Jaffray Apple ha guadagnato quote di mercato più consistenti nei Paesi in cui non ha siglato un accordo in esclusiva. Offrendo iPhone a due o più operatori mobile Cupertino spunta prezzi e condizioni meno favorevoli rispetto all’esclusiva assoluta, nota Munster, in ogni caso i benefici in termini di unità movimentate e vendute più che compensano il divario.
