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iSlate: come potrebbe essere e come vorremmo che fosse il tablet Apple

[Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta il 29 Dicembre]
Sarà  annunciato a fine Gennaio ma arriverà  in Italia solo a Giugno? Il tablet di Apple, un prodotto immaginato e atteso dai fan della mela ancor prima dell’iPhone, ancor prima dell’arrivo di iPod e della trasformazione dell’azienda in attore protagonista di mercati più vasti di quello dei computer personali, il tablet di Apple sta per arrivare. Ma ne abbiamo davvero bisogno?

A dire il vero negli anni che sono passati dalle prime proposte e dalle prime immaginifiche congetture sull’oggetto lo scenario dell’informatica personale è mutato radicalmente e la stessa idea di un computer tablet proposto e riproposto più volte come novità  e come soluzione finale in termini di usabilità  e praticità  è stata confinata a ristrette quote di mercato e a soluzioni verticali o specialistiche.
Negli ultimi mesi molte delle condizioni al contorno sono però mutate per tre diversi fattori principali: l’interfaccia multitouch, l’interesse verso il modo degli e-book reader, il successo di iPhone e iPod touch.

L’interfaccia multitouch
Non è solo Apple a condurre la danza: anche Microsoft con il tuo tavolo interattivo e i produttori di smartphone più o meno evoluti dimostrano che il futuro dell’interattività  con uno schermo non può più’ basarsi sul semplice punta, clicca e trascina di un mouse sostituito da una penna e o da un dito ma l’uso di gestures può rendere vantaggioso e più rapido l’accesso alle informazioni e alla manipolazione dei dati e rendere incredibilmente più facili e naturali operazioni che con un mouse o una tastiera potevano risultare troppo artificiose o “mediate”.

Gli E-book reader
E’ indubbio che il successo commerciale di questa fine d’anno che ha fatto esaurire le scorte dei book seller statunitensi che si sono convertiti al digitale non può essere considerato un fenomeno passeggero o un moda: nasce dall’esigenza di portare con se, ovunque un oggetto leggero, con uno schermo ben leggibile, adatto a lettori di tutti le età , in cui conservare libri da leggere e rileggere, annotare e sfogliare seppure virtualmente. Uno strumento accessorio al proprio computer su cui consultare istruzioni d’uso, guide e comuni PDF senza l’assillo di una batteria che può piantarti da un momento all’altro, uno strumento con una interfaccia semplicissima che può essere utilizzato anche da una persona anziana, normalmente refrattaria alla tecnologia, anche per l’accesso ad internet o ai documenti online.

Il successo di iPhone e iPod touch
I dispositivi touch di Apple, come molti dei nostri lettori ben sanno, non hanno avuto successo solo perchè il marchio di Cupertino è stato dapprima “alternativo” e poi “trendy” ma sopratutto perchè rappresentano oggettivamente, grazie all’interfaccia, all’ecosistema in cui si integrano, alla capacità  di essere programmati per una infinità  di funzioni, rappresentano un sistema versatile, tascabile, immediato per accedere alle informazioni, al divertimento, alla musica e al video integrati come non mai in un oggetto di queste dimensioni.

iSlate [o iPad] potrebbe essere la somma dei tre fattori di cui abbiamo parlato sopra: un oggetto che non è un computer ma che ne sostituisce in parte le funzioni e che aggiunge all’uso del computer, grazie alla sua portatilità  una serie di compiti a cui un tradizionale portatile o un poco potente netbook, uno scomodo fisso non possono rispondere in maniera soddisfacente o immediata.

Cosa dovrebbe avere iSlate/iPad
Come iPod touch dovrebbe essere risvegliabile immediamente ed avere una (scontata) interfaccia multitouch magari senza nessun riferimento, a parte il motore interno, a Mac OS X: questo perchè di applicazioni multitouch ne esistono tantissime e ottimizzate per il lettore digitale di Apple e non per i suoi computer e con centinaia di migliaia di progammatori bravi e fantasiosi e facilità  di porting verso schermi più grandi di giochi e applicativi sarebbe semplicissimo avere una marea di Apps dedicate in pochissimo tempo.
Se iSlate avesse solamente uno schermo da 7″ sarebbe automaticamente da escludere l’uso del Mac OS X tradizionale se non in abbinamento ad un risoluzione con un DPI altissimo a cui Apple ha sempre preferito rinunciare.
Se ci fosse un iSlate da 10″ si potrebbe pensare ad un più o meno incredibile doppio boot ma avremmo davvero bisogno di un MacBook ai minimi termini, con un prezzo maggiorato, al posto dei già  efficienti e comodi portatili che Apple ci propone per compiti tradizionali?

iSlate/iPad dovrebbe avere una batteria di lunga durata e questo non dovrebbe essere un problema vista l’evoluzione dei prodotti con la mela in questo campo e il grande spazio a disposizione dietro un monitor da 7 o più pollici, dovrebbe essere leggero e largo quanto un E-book reader proprio perchè dovrebbe sostituire un libro magari da tenere con una mano sola.

iSlate/iPad dovrebbe poter far girare iApp dedicate proprio come quelle sviluppate per iPhone direttamente da Apple: Safari, mail ma anche un iTunes dedicato in grado di rappresentare gli iTunes LP, iPhoto sincronizzabile con Mac proprio come fa ora Apple TV e magari in grado di effettuare del photo editing di base e forse anche un programma di video editing.

Nella nostra idea di strumento alternativo o aggiuntivo ad iPhone e computer iSlate/iPad non dovrebbe avere alcuna connessione 3G o telefonica ma soltanto wi-fi e forse neanche un lettore di Card. L’unica interfaccia “cablata” con il mondo esterno potrebbe essere un connettore dock e al massimo una Minidisplay port con ingresso e uscita a cui collegare monitor e periferiche USB.
[Nota: gli ultimi indicatori fanno invece presumere che ci sarà  sicuramente una versione con connettività  3G]

Come ovvio e come ben sanno tutti quelli che seguono Apple da anni le nostre possono essere solo congetture e riflessioni generali. Cupertino difficilmente lascia trapelare informazioni certe sui prodotti che sta elaborando e molto spesso cambia idea all’ultimo momento sulle dotazioni preferendo limare più che aggiungere.

Ma i nostri lettori? Come se lo immaginano iSlate? Come lo vorrebbero e per quali compiti lo vorrebbero utilizzare?
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