Riguardo alla tragica esplosione dello Shuttle Columbia, finora, l’unico elemento attendibile
sotto analisi e reso pubblico dalla NASA, è una foto molto scarna di particolari ma pur sempre l’unico indizio da quale cercare di scoprire le cause della conclusione della missione.
Inizialmente la NASA ha fatto intendere che la foto (riprodotta anche a lato) provenisse da un centro militare statunitense che ospita uno di quei favolosi telescopi in grado di raggiungere distanze ottiche grandissime, in particolare lo Starfire Optical Range presso la base Kirtland nel Nuovo Messico serve a monitorare satelliti spia ed eventuali missili stranieri in arrivo sul territorio USA.
Si è scoperto solo nei giorni successivi che la fotografia è stata scattata amatorialmente il primo febbraio da uno dei tre ricercatori del centro militare, ma nel suo tempo libero con un telescopio da hobbista da 3 pollici e mezzo assieme ad un vecchio Mac, comperato circa 11 anni fa.
I ricercatori della base hanno così commentato dopo lo scalpore che ha suscitato questa fotografia: “è la peggior foto che abbiamo mai scattato da anni eppure è quella che si guadagna le prime pagine, noi abbiamo realizzato della grande importanza di questa immagine solo dopo dieci minuti”.