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Meta stangata in Europa, pubblicità mirata solo con consenso

Il gigante dei social media Meta ha annunciato di voler chiedere agli utenti dell’UE di dare il loro consenso prima di consentire la pubblicità mirata sulle sue principali piattaforme social, inclusi Facebook e Instagram, piegandosi così alla pressione dei regolatori europei.

Il colosso ha dichiarato che i cambiamenti saranno finalizzati ad affrontare “requisiti regolatori in continua evoluzione ed emergenti” in seguito a una dura battaglia con la Commissione irlandese per la protezione dei dati, che sovrintende alle normative europee in materia di dati in Irlanda, dove Meta gestisce le sue operazioni europee.

I regolatori europei hanno respinto a gennaio la precedente base giuridica – relativa all'”interesse legittimo” – che Meta aveva utilizzato per giustificare la raccolta dei dati personali degli utenti per la pubblicità mirata.

Meta segna il suo miglior trimestre dal 2021

Attualmente, gli utenti che si iscrivono a Facebook e Instagram hanno di default questa autorizzazione attivata, fornendo i loro dati a Meta affinché possa generare miliardi di dollari da tali annunci.

Oggi annunciamo la nostra intenzione di cambiare la base giuridica che utilizziamo per elaborare determinati dati per la pubblicità per le persone nell’UE, nell’EEA (Area economica europea) e in Svizzera, passando da ‘Interessi legittimi’ a ‘Consenso’

Meta ha aggiunto che condividerà ulteriori informazioni nei prossimi mesi continuando ad “interagire in modo costruttivo” con i regolatori.

Non ci sono impatti immediati sui nostri servizi nella regione. Una volta implementato questo cambiamento, gli inserzionisti saranno comunque in grado di gestire campagne pubblicitarie personalizzate per raggiungere potenziali clienti e far crescere le loro attività

Ricordiamo che Meta e altre grandi aziende tecnologiche statunitensi sono state colpite da multe ingenti per le loro pratiche commerciali nell’UE negli ultimi anni e sono state influenzate dalla necessità di conformarsi alle rigorose normative europee sulla privacy dei dati.

Ci si aspettano ulteriori effetti dal Digital Markets Act dell’UE, che vieta i comportamenti anticoncorrenziali dei cosiddetti “gatekeeper” di Internet, tra i quali vengono inclusi colossi come Apple.

Threads di Meta è il concorrente di Twitter che ha racimolato milioni di utenti in pochi giorni dal lancio.

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