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Alimentatori e caricabatterie GaN, i migliori potenti e piccoli

GaN è la sigla che identifica il nitruro di gallio, semiconduttore utilizzato in dispositivi elettronici che trova spazio in varie applicazioni. Costa più del silicio ma è altamente affidabile al punto da essere particolarmente apprezzato nell’industria aerospaziale e in quella militare.

Il nitruro di gallio permette di realizzare circuiti integrati dedicati più piccoli ed efficienti e da qualche tempo è impiegata in molti campi che vanno dalla realizzazione di alimentatori a pannelli solari a sistemi di ricarica per auto elettriche ma anche in campo informatico in accessori per la ricarica di computer, smartphone e tablet.

Ne parliamo qui perchè da un qualche anno il Nitruro di Gallio, assieme all’adozione delle porte USB-C (anche se esistono caricabatteri GaN con alcune porte USB-A accanto alle porte USB-C) è alla base dei caricabatterie più potenti e nel contempo più piccoli del mercato. La scelta di questo materiale già nelle sue prime fasi ha permesso la costruzione di alimentatori (denominati GaNFast) tre volte più efficienti e dieci volte più veloci di quelli basati sul silicio. I componenti in GaN sono più efficienti consentono di sprecare meno energia, di dissipare meno calore e supportano una maggiore frequenza di commutazione durante la conversione dell’alimentazione.

In termini pratici è proprio il GaN che ha consentito di lanciare sul mercato alimentatori piccoli ma estremamente potenti. Non è Fino a qualche anno addietro i notebook erano ingombranti e pesanti; oggi è possibile ottenere gli stessi risultati con caricatori molto più piccoli e, grazie al GaN, ottenere la ricarica anche in tempi più brevi e con minori problemi di riscaldamento.

Altro elemento positivo di questa tipologia di alimentatori è che, essendo più efficienti, consumano meno energia, al punto che Martin Kuball, fisico dell’Università di Bristol che studia il materiale, se si riuscisse a sfruttare il nitruro di gallio nei vari dispositivi elettronici attualmente in uso, il consumo globale di energia calerebbe di una percentuale tra il 10 e il 25%.

 

Alimentatori GaN, cosa sono e quale scegliere

Anche Apple recentemente è entrata nel mercato GaN con il suo alimentatore da 140W. Ma sul mercato di trovano alimentatori GaN di brand quali Anker, Mu, Ugreen, Baseus e Einova (un’azienda italiana) che hanno innovato con prodotti che si distinguono per potenza e piccole dimensioni.

Recentemente, tra il 2021 e il 2022, GaN è evoluto in GaN II che ha aumentato la frequenza e consentito una ulteriore riduzione delle dimensioni. In commercio sono così apparsi caricabatterie praticamente tascabili da 140W. Altri sono in vista con prestazioni fino a 240W, una potenza fino a poco tempo fa neppure immagibile per un caricabatterie da computer connesso ad un cavo USB.

I migliori caricabatterie GaN

Qui sotto pubblichiamo una lista dei migliori caricabatterie GaN, selezionati in base alle dimensioni, al numero delle porte e all potenza.

Anker Nano III

L’Anker Nano III che trovate qui sotto è la terza versione del capostipite di tutti i caricabatterie GaN che hanno saputo sfruttare la tecnologia per ridurre le dimensioni aumentando la potenza. È in grado di fornire fino a 30W, buoni per ricaricare ogni dispositivo mobile e tascabile.

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UGREEN Nexode Mini

Ugreen è un contendente più recente nell’arena dei caricabatterie GaN rispetto ad Anker ma dai  suoi laboratori sono già usciti eccellenti prodotti che hanno fatto scuola. Uno di questi è Nexode Mini, un caricabatterie poco più grande dell’Anker Nano ma con due porte e una potenza di 45W.

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Baseus Gan III

Baseus è un altro importante protagonista del settore dei caricabatterie e anche delle batterie. Con il suo Gan III lancia un caricabatterie da ben 100W (se usate una sola porta) con due ingressi USB-C e due porte USB-A. Da notare che le USB-A  possono arrivare, quando lo consente il dispositivo, a 60W.

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Anker 737

Anker si fa notare anche per il suo 737, un caricabatterie da ben 120W con due porte USB-C e una USB-A che però mantiene dimensioni molto piccole. È il caricabatterie ideale per i MacBook di qualunque generazione e di chi ha un paio di dispositivi da ricaricare insieme.

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Anker 737

Anker si fa notare anche per il suo 737, un caricabatterie da ben 120W con due porte USB-C e una USB-A che però mantiene dimensioni molto piccole. È il caricabatterie ideale per i MacBook di qualunque generazione e di chi ha un paio di dispositivi da ricaricare insieme.

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Ugreen Nexode 200W

L’Ugreen Nexode 200W è attualmente il più potente caricabatterie GaN. È anche quello con il maggior numero di porte oltre che quello più costoso. Non è certo piccolo ma visto che ha 4 porte USB-C e due USB-A sarebbe strano il contrario. Questo dispositivo è in grado di ricaricare praticamente alla massima potenza due MacBook Pro.

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I caricabatterie per i Mac

Gli alimentatori per i notebook Mac, parlando solo di caricabatterie USB-C (i vecchi Magsafe stanno in una categoaria a parte) sono disponibili nelle versioni da  67 W, 96 W e 140 W. È importante utilizzare l’alimentatore con la potenza adatta al proprio computer. È possibile utilizzare un alimentatore compatibile con potenza superiore, ma il computer non si ricaricherà più velocemente né funzionerà in modo diverso. Usando un alimentatore con potenza inferiore rispetto a quello fornito con il Mac, il computer non avrà energia sufficiente.

Attenzione al cavo USB-C

Per prestazioni di ricarica ottimali, Apple consiglia utilizzare il cavo di ricarica USB-C fornito con il Mac. Se usate un cavo USB-C di potenza superiore, il Mac si ricaricherà in modo normale, ma non più velocemente.  I cavi USB-C da 29 W o 30 W funzionano con qualsiasi alimentatore USB-C, ma non forniscono energia sufficiente quando sono collegati a un alimentatore di potenza superiore a 30 W, come l’alimentatore USB-C da 61 W.

Cavo USB‑C per la ricarica: per ricaricare il MacBook Pro, basta collegare un'estremità del cavo USB‑C per la ricarica a qualsiasi porta Thunderbolt 3 su MacBook Pro e l'altra estremità all'alimentatore da 61 W (per i modelli di MacBook Pro da 13'') o a quello da 87 W (per i modelli di MacBook Pro da 15'').
Cavo USB‑C per la ricarica. Per ricaricare il MacBook Pro, basta collegare un’estremità del cavo USB‑C per la ricarica a qualsiasi porta Thunderbolt 3 su MacBook Pro e l’altra estremità all’alimentatore da 61 W (per i modelli di MacBook Pro da 13”) o a quello da 87 W (per i modelli di MacBook Pro da 15”).

È possibile verificare di utilizzare la versione corretta del cavo di ricarica USB-C Apple con il proprio Mac e il relativo alimentatore USB-C. Il numero di serie del cavo è stampato sull’alloggiamento esterno, accanto alla dicitura “Designed by Apple in California. Assembled in China”.  Se i primi tre caratteri del numero di serie sono C4M o FL4, il cavo deve essere utilizzato con l’alimentatore USB-C Apple da 29 W o 30 W. Se i primi tre caratteri del numero di serie sono DLC, CTC, FTL o G0J, il cavo deve essere utilizzato con un alimentatore USB-C di qualsiasi potenza.

Per ricaricare i Mac alla loro massima potenza sono necessari cavi specifici. Se ne comprate uno di terze parti ricordate che potrete usare un Cavo Thunderbolt (che però costerà di più anche se potrete usarlo anche per aumentare le prestazioni in trasferimento dati) o normale cavo USB-C. Attenzione però: i cavi USB-C in fatto di ricarica non sono tutti uguali; ce ne sono da 100W, 140W e 240W.

Qui sotto alcuni cavi che potrebbero essere di vostro interesse

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