Tornano al centro delle polemiche i costi di licenza di MPEG-4. Nei giorni scorsi diverse società giapponesi che si occupano di creare contenuti per la telefonia cellulare di terza generazione riuniti nel Mobile Content Forum e l’Association of Media in Digital, hanno avanzato proteste per le spese troppo elevate che si devono sostenere per creare filmati utilizzando il nuovo standard.
I due gruppi hanno scritto una lettera all’MPEG LA, l’associazione che riunisce i detentori dei brevetti su cui si basa MPEG-4, arrivando a minacciare l’abbandono dello standard se la politica dei prezzi non verrà rivista. In aggiunta al costo i due grupppi denunciano anche la gravosità del processo di valutazione del numero dei client collegati e della quantità di dati trasferiti su cui si basa una parte dei costi di licenza
La prospettiva di perdere quasi del tutto il mercato Giapponese della telefonia cellulare rappresenta un problema serio che non può essere sottovalutato. Non a caso non appena ricevuta la lettera dalle due associazioni giapponesi un portavoce di MPEG LA ha fatto sapere che le considerazioni avanzate sono in corso di valutazione e che la speranza è di trovare un accordo che soddisfi ambedue le parti.
Ricordiamo che la questione del costo dei diritti di MPEG-4 era sorta già alcuni mesi fa, quando Apple aveva deciso di utilizzare lo standard per farne la base del suo QuickTime. Allora diverse società si erano allineate a Cupertino che chiedeva costi ridotti e un sistema meno tortuoso per l’acquisto in linceza delle tecnologie. Dopo lunghe trattative si giunse ad un accordo che consentì il rilascio della versione 6.0 di QT.