Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Macity - Apple » AggiornaMac » OpenOffice 2.0 RC3: presa di contatto

OpenOffice 2.0 RC3: presa di contatto

Pubblicità

Un incerto passato

Per un lungo periodo di tempo, le notizie riguardanti il progetto OpenOffice erano velate di una marcata componente catastrofista: sin dall’estate 2004 la versione per Mac OS X, reperibile sul sito ufficiale, era desolantemente sempre la stessa: 1.1.2.
Nel frattempo, lo sforzo congiunto di programmatori indipendenti da tutto il mondo, produceva grandi balzi in avanti su Linux e Windows, ma per il nostro Sistema Operativo si soffriva il rallentamento di adattare l’interfaccia della suite ai dettami delle linee guida di Aqua (tant’è vero che attualmente, per poter utilizzare il software si deve ancora far ricorso al sostegno del sistema grafico di X11, proprio del mondo Linux).
Il gruppo di sviluppatori che ha seguito il progetto ha dichiarato di aver impiegato gli ultimi due anni scontrandosi con questa complicanza; un ostacolo talmente impegnativo da non aver permesso di poter programmare una tabella dei tempi certa per la versione 2.0.

Ma finalmente, la release 2.0 di OpenOffice è quasi giunta in porto: dal 16 ottobre è disponibile la RC3, ultima Release Candidate prima della versione definitiva che ha già  raggiunto i desktop delle altre piattaforme software.

Molto è stato rinnovato, a cominciare dalla procedura di installazione, ormai alla portata di chiunque, con un solo “doppio click”, senza necessità  di programmi esterni che facciano da launcher o comandi da terminale.
L’integrazione tra il “liquido” mondo di Aqua e la spigolosità  delle finestre di X11 sembra, per quanto possibile, riuscita. Il “copia&incolla”, funziona, a patto di adattarsi delle diverse scorciatorie di tastiera, a senso unico: da OS X a X11, ma non il viceversa.
Per il “drag&drop” siamo ancora lontani, però funziona persino lo scroller verticale dei moderni trackpad dei PowerBook, in spregio ad una comodità  che il vecchiotto AppleWorks 6 non riconosce.

Novità  2.0

Tante ed importanti le novità  della suite: a partire dal celebrato OASIS OpenDocument, formato di scrittura dei file indipendente dalla piattaforma (le cui specifiche sono riccamente descritte in questo PDF).
Un formato Open Source fortemente voluto da un cartello di aziende miranti a scalzare la solita Microsoft dal trono del formato proprietario (Adobe, IBM, Novell, Sun), spalleggiate dal sostegno della Commissione Europea. Un atout tanto forte, da aver già  convinto importanti realtà  ad adottarlo.
Un comune formato di interscambio, del resto è essenziale per la sopravvivenza nell’informatizzato mondo odierno: lo RTF di TextEdit in Mac OS X è stato un buon punto di partenza, per quanto viziato da differenti interpretazioni, nei vari software, che non gli hanno reso la dovuta giustizia. A dar man forte alla diffusione dell’OpenDocument ci sono già  adesso StarOffice 8, l’attuale versione 1.4.2 di Koffice ed AbiWord, cui presto si aggiungeranno GNOME Office, WordPerfect, Lotus SmartSuite.

L’intera suite di programmi comprende: Writer , completo word processor (con il quale è stato scritto questo articolo), Calc foglio elettronico, Impress presentation manager à  la Keynote o PowerPoint ed in ultimo non manca uno strumento per la grafica, Draw.
Nuovo acquisto della squadra è Base, un modulo database sulla falsariga di Access, di cui si sentiva la mancanza nelle precedenti versioni. Ispirandosi al concetto del “tutto-in-uno”, da sempre cavallo di battaglia di FileMaker, anche con Base è possibile creare file di database con nucleo autocontenuto, in modo che sia possibile aprirli e leggerli senza possedere necessariamente l’applicazione. Il miracolo tecnologico è dovuto all’implementazione in Java del motore HSQLDB, quindi realmente cross-platform su Mac OS X, Linux, Windows, Solaris.
Il tutto “per la moderna produttività  globale”, come entusiasticamente riportano i responsabili del progetto, sempre a costo zero. Gratis. La chiave di volta tesa a scardinare il monopolio degli “altri” pacchetti integrati, “la vera scelta”, scrivono chiaramente gli autori di OpenOffice.

Tutto questo profluvio di XML, sfocia anche in un moderno strumento per la costruzione di interfacce utente, nel particolare di web forms: XForms, progettato per essere il futuro riferimento nella realizzazione di form HTML / XHTML, ma sufficientemente flessibile per coprire gli usi più generici ed evitare le complicazioni nelle fasi del trattamento dei dati.

Icone colorate, sul desktop, indicano con maggior evidenza i file prodotti dalla suite. Un restyling grafico che ha interessato anche l’interfaccia del programma, con menu, barre degli strumenti e pulsanti, tutti più chiari e di più facile utilizzo. Le palette degli strumenti ora si possono staccare dalla posizione principale in alto e lasciarle “flottanti” in un qualsiasi altro posto dello schermo.

L’esportazione in PDF è stata rimaneggiata e migliorata, a detta dei curatori del progetto: su un SO che fa di Quartz una delle sue armi migliori, le novità  di OpenOffice 2 non potevano che svilupparsi in questa direzione. Adesso la creazione di PDF ha opzioni più complete che in passato e parallelamente è stata perfezionata la gestione degli hyperlink, gli indici, i form, le miniature e gli effetti di transizione nelle presentazioni.
Nelle ore di utilizzo, in questa prima presa di contatto, il comando non ha sempre funzionato correttamente, restituendo un errore generico di impossibiltà  a procedere. Trattandosi, comunque, di una versione ancora non ultimata, il bug non dovrebbe sollevare eccessive preoccupazioni.

Utilizzo e contatto

Fortissimo è l’interesse per quest’ultima release del pacchetto gratuito di produttività  per ufficio. OpenOffice 2.0 aumenta enormemente anche la capacità  interpretativa dei “terrificanti” documenti .doc composti da testo ed immagini, forniti da certe Amministrazioni dello Stato. Utenti di lungo corso della suite indicano un successo nel 90% dei casi, nell’apertura di file di Word. Nostre prove dirette con alcuni documenti di riferimento, hanno confermato tali lusinghieri numeri osservando, certe volte, solo un imperfetto allineamenteo delle immagini al testo (ma Abiword, AppleWorks, NisusWriter si comportano assai peggio, non riuscendo a visualizzare correttamente l’accoppiata testo ed immagini).
OpenOffice 2.0 aggiunge, alle sue caratteristiche, anche il supporto in lettura per i documenti di Corel WordPerfect, una potenziata funzionalità  “contaparole” e la gestione di certificati digitali per le moderne esigenze di privacy e sicurezza.
Ci è piaciuto particolarmente il riconoscimento automatico della nostra stampante laser Epson EPL-6200L e relativa subitanea stampa senza intoppi, un gran segno di maturità .

Passando allo strumento per i fogli elettronici viene rimarcata l’espansione del modulo Calc fino ad una capacità  di 65,536 righe di dati. Un miglioramento volto a permettere l’utilizzo di OpenOffice anche per il trattamento di grandi quantità  di dati.
La loro rappresentazione in forma grafica è demandata a DataPlot, altro strumento migliorato per una più efficace analisi dei dati elaborati nei fogli elettronici e nei database.

Inoltre, dal nostro lettore Antonio Mantica, arrivava già  qualche giorno fa, la proverbiale cattiva notizia e quella buona. La segnalazione di un bug che parrebbe affliggere unicamente la versione RC3 per i nostri Mac non consente operazioni sui file presenti su un volume collegato tramite network e l’esperienza di aver efficacemente interfacciato un suo database creato con Base con un preesistente progetto SQL. Il tutto senza sbavature, errori o complicazioni di sorta.
Altri commenti favorevoli sulla aumentata velocità  operativa, paragonata a NeoOffice/J, si leggono in svariati forum anglosassoni sulla Rete, per cui invitiamo anche gli utenti italiani a condividere le loro esperienze a partire da questa pagina del Forum di MacityNet .

Dove trovarlo

Gli estimatori di lunga data sanno già  a quale sito rivolgersi per il download, anche se la grande richiesta degli ultimi giorni ha sovente congestionato i server ufficiali. Un altro buon punto di partenza è il mirror dell’INFN di Napoli, solitamente aggiornato e dotato di larga banda.
Contemporaneamente, alcuni lettori ci segnalano della disponibiltà  della versione non definitiva già  tradotta in italiano, reperibile o su questo sito FTP della Repubblica Ceca o facendo riferimento a quest’altro in Irlanda, anche se la situazione sta evolvendo in maniera assai rapida e nuove tracce di OpenOffice sono ormai largamente presenti sulla Rete.

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Top offerte Apple su Amazon

Prezzo sempre più giù per Apple Watch 9, sconto fino al 20%

Su Amazon gli Apple Watch 9 tornano in sconto e vanno ad un nuovo minimo. Li potete comprare con un ribasso di 90 € pagandoli anche a rate senza interessi
Pubblicità

Ultimi articoli

Pubblicità