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Operatori a caccia di micro-sim

Molti di noi hanno scoperto l’esistenza delle micro SIM direttamente dal keynote di Steve Jobs su iPad: il tablet della Mela infatti è tra i primi dei dispositivi più famosi a prevedere un alloggiamento per le micro SIM. Queste nuove schede andranno gradualmente a sostituire le SIM card tradizionali che utilizziamo da anni. Una recente indiscrezione in circolazione sul Web riporta che O2 e anche Orange avrebbero già inoltrato ordini per l’acquisto delle micro SIM. La voce è fatta risalire al fornitore tedesco Gemalto e sta facendo il giro del Web. L’operazione risulta interessante anche per la sua tempistica: l’acquisto delle micro SIM è partito a poche ore di distanza dall’annuncio di iPad da parte di Steve Jobs. Potrebbe trattarsi solo di una coincidenza ma la fantasia degli appassionati della Mela è già in fermento. I due operatori potrebbero già essere al lavoro per preparasi all’adozione di iPad. La situazione in Italia sembra, invece, essere in stallo. Le fonti di Macitynet parlano di operatori che si sono messi alla finestra in attesa di capire che cosa ha intenzione di proporre Apple, anche se non si esclude che qualcuno tra gli operatori maggiormente interessati al traffico dati si sia già anche fatto avanti ricevendo per ora l’invito a ripassare nei prossimi giorni quando partiranno i contatti a livello internazionale. Le Micro-sim, in ogni caso, non sono sconosciute nel nostro paese. Tre Italia le ha già anche utilizzate nella sua offerta; alcuni telefoni LG inseriti nell’offerta dell’operatore del gruppo Hutchison Whampoa usavano proprio questo tipo di scheda, anche se ora non ci sono più cellulari in commercio compatibili con essa nè a marchio Tre nè a marchio Vodafone, Wind o Tim. “Sul mercato – ci riferisce uno dei nostri contatti – ci sono diversi produttori che sono in grado di fornire schede Micro-Sim in poco tempo. La tecnologia è la stessa delle Sim tradizionali, solo il fattore di forma è differente. Dall’ordine al ricevimento di un quantitativo sufficiente a fornire il mercato di iPad non ci vogliono giorni ma neppure mesi. Gli operatori hanno già dei riferimenti precisi nei loro fornitori che non hanno alcun problema a sfornare decine di migliaia di schedine in poco tempo. Probabilimente in tre o quattro settimane si possono avere schede Micro-Sim brandizzate a marchio operatore in grandi quantità, quindi anche partendo tra 30 o 40 giorni sarebbe possibile avere le Micro-Sim per il lancio della versione 3G di iPad. Tutto sta a capire quanta richiesta si può avere e quanto, quindi, sia conveniente investire visto che al momento gli unici che possono avere interesse in questo mercato saranno i possessori di iPad”. L’impressione, per ora suffragata solo da deduzioni, è che nessuno si muoverà prima di avere stipulato un accordo con Apple oppure di avere capito quanti saranno gli iPad pronti a finire nelle mani dei clienti. In questa seconda ipotesi si tratterà di fare delle scelte commerciali, un processo che sarà però semplificato rispetto a quello attuato ai tempi di iPhone. Al lancio del telefono Apple aveva assoluto bisogno degli operatori che erano in un tempo un supporto per la sovvenzione del cellulare che l’unico canale di vendita. iPad non solo semplifica le cose perchè non ha una funzione voce (quindi non costringe a fare scelte su canoni, migrazione operatori, trasferimento numeri) ma sarà disponibile anche molto più largamente, probabilmente in tutti in negozi che oggi vendono iPod; questo potrebbe dare la possibilità a qualche operatore mobile di fare scelte aggressive anche in assenza di un accordo diretto con Cupertino, offrendo Micro-Sim abbinate a piani dati giù in vigore o tagliati a misura anche se molto probabilmente anche in Italia vedremo accordi ad hoc su iPad tra Apple e gli operatori mobili. Primi indiziati, ovviamente, Tre, Tim e Vodafone che già hanno un canale aperto su iPhone. Qualche cosa di più potremo saperne, forse, poco prima di “giugno luglio”, il periodo indicato da Jobs come quello in cui Apple spera di avere accordi a livello internazionale. Che l’Italia sia tra i paesi in cui Apple punta ad avere accordi speciali è una speranza concreta dettata dai numeri conseguiti dalla rete cellulare nel nostro paese e confermata anche dal fatto che iPad ha l’Italiano come una delle nove lingue ufficialmente supportate immediatamente al lancio.

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