L’animo Unix di Mac OS X ha permesso di riutilizzare, abbastanza facilmente, molto software originariamente scritto per quel Sistema Operativo spiccatamente open-source. L’illuminata scelta di Apple ha permesso di avvantaggiarsi di una vastità di programmi che non aveva eguali nel precedente Mac OS tradizionale.
Un rimaneggiamento non molto in profondità ha fatto girare, sulle macchine della Mela, molto codice sostanzialmente già pronto, con la sola esclusione delle parti che si appoggiassero al motore grafico Quartz.
Gli esperti dei “porting” che avessero scelto di non impegnarsi nella programmazione delle istruzioni relative a finestre con ombreggiature, trasparenze, hanno comunque potuto sfruttare l’essenza ibrida di Mac OS X, grazie al sistema di XWindow, implementabile senza troppa difficoltà .
L’efficacia di quest’ultima scelta, nella visualizzazione grafica dei risultati, è stata tale da esser stata scelta anche da software house importanti, come MathWorks per il suo MATLAB 6.5, nonché da pacchetti open-source come Octave.
Ricordiamo che, qualche tempo addietro, a cura di Rudy Belcastro, pubblicammo un’esauriente procedura per installare le XWindow di XDarwin, le quali sono correttamente gestibili per mezzo di un window manager denominato OroborOSX. Recentemente è stato messo a disposizione un package, attivabile con un doppio-click, che evita la fase di digitazione dei comandi da terminale, ed è scaricabile dal sito ufficiale di XDarwin.
OroborOSX fornisce la migliore integrazione possibile, tra i due sistemi grafici, quello nativo Aqua e quello proprio di Unix, permettendo di utilizzare le finestre dell’uno fianco a fianco con le altre. Il tutto arricchito di una serie di temi che si ispirano allo stile NeXT o Aqua.
L’elenco completo delle novità (davvero molto lungo), tra le quali anche la necessaria compatibilità con l’imminente OS X 10.2 Jaguar, dell’attuale versione 0.8 beta 2, è leggibile nell’accluso documento “history” compreso nel pacchetto di 2.3 MB, liberamente scaricabile da questo link.