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Explorer 5.0: prime impressioni

Da poche ore la nuova versione del browser di Microsoft è disponibile per il download, l'abbiamo scaricata e provata, con il risultato di aver sostituito l'abituale e leggero Navigator. Le novità  del browser non sono poche e nient'affatto legate solo all'interfaccia, anche se il look Aqua è il primo motivo di piacere nell'uso di Explorer 5. Vediamo come va e quali piccoli segreti nasconde.
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Windows 2001 per tutti, Microsoft furiosa

Microsoft è letteralmente furiosa per la comparsa su alcuni siti pirata di una copia illegalmente distribuita del successore di Windows 2000. Il sistema operativo, nome in codice Whistler, ha iniziato a diffondersi nella giornata di ieri ma in brevissimo tempo "è dilagato come un incendio in un sottobosco secco", stando ad alcune fonti giornalistiche. Mentre i responsabili di Redmond stanno cercando di capire come e dove potrebbe essersi prodotta la falla che ha presentato al pubblico un prodotto che non dovrebbe vedere la luce che alla metà  del prossimo anno, grazie a questa diffusione illegale in molti hanno avuto l'occasione di valutare che cosa sta bollendo in pentola nella società  delle finestre. La sorpresa, ma non troppo, forse, è che Windows 2001 sarà  sostanzialmente identico a Windows 2000. Nessuna novità  per l'interfaccia, poche quelle sottopelle. Tra le modifiche più rilevanti potrebbe esserci l'inclusione del browser di nuova generazione, nome in codice Mars. Qualcuno, come The Register, conclude da tutto ciò che nonostante i proclami in base Whistler non sarà  il primo Os unificato (consumer e professionale) di Microsoft.
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Opera Browser in beta a fine mese

Opera Browser per Mac prima dell'estate. Lo ha annunciato la stessa Opera in un comunicato in cui ha presentato a versione Beta 1 per Windows del suo navigatore versione 4.0 per Internet. Nonostante la versione Wintel sia più avanzata delle altre versioni la società  norvegese pensa infatti di completare il progetto multipiattaforma entro il mese di giugno al massimo a luglio. Dovremmo così avere Opera 4.0 per Linux, BeOS, piattaforme EPOC e anche per Mac.
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Caesar 3 in Italiano

Buone notizie per gli appassionati di giochi. Il nostro amico Luciano Pecorella, infatti, promette che renderà  disponibile da oggi sul suo server un patch in grado di localizzare in Italiano Caesar III. Grazie a questo aggiornamento, che è compatibile con la versione full del riuscito gioco di Sierra/Impressions, tutte le finestre di dialogo, tutti i menù, tutte le preferenze vengono tradotte nella nostra lingua. Si tratta di una modifica particolarmente importante se si considera che il gioco è quasi inutilizzabile se non si ha una discreta dimestichezza con la lingua inglese. In passato Luciano ha già  tradotto Ages Of Empire di Microsoft e promette di continuare nella sua opera di localizzazione anche con altri importanti titoli. "Il mio sito - ci dice Luciano - vorrà  diventare un punto di riferimento per gli utenti Mac in Italia riguardo il mondo dei giochi per MacOS. Gli utenti potranno trovare news aggiornate giornalmente, i patch delle localizzazioni di AoE e Caesar III, le ultime versioni di tutti gli ultimi titoli di giochi per MacOS ed in ultimo una tabella aggiornata dei titoli che saranno in rilascio per la nostra piattaforma"
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Se Black Magic se ne va…

Quando a fine agosto del 1999 al Seybold di San Francisco Steve Jobs presentò i G4 a 400, 450 e 500 Mhz molti pensarono che Luna Rossa-Apple avesse montato un fuoribordo contro il mondo Wintel-Black Magic. Altri, tra cui il sottoscritto, strorsero la bocca. Primo per la disponibilità  reale dei processori (che infatti non c'era, tanto è vero che i primi processori da 500 mhz sono arrivati solo a Febbraio 2000, cioè 6 mesi dopo...) e secondo per una questione più generale di architettura. Ora che Black Magic-Wintel ha virato attorno alla boa del Gigahertz (mentre Luna Rossa-Apple è ferma ai 500 mhz) ed è lontana all'orizzonte, forse è bene fermarsi a pensare alle cause di questa brutta (per Apple) situazione.
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Anche IBM dice addio al floppy

Anche IBM nella scia di iMac. Big Blue ha infatti presentato ieri una nuova linea di dispositivi consumer denominata NetVista che include, tra gli altri, computer, navigatori per Internet e in futuro numerosi altri prodotti hardware. Tutti saranno contraddistinti da una linea di design innovativa, colore nero e da sistemi di connessione moderni. Niente più porte ISA o seriali, ma USB. IBM è anche la prima società  legata al mondo Wintel a rompere un tabù ancora oggi molto in voga nel mondo delle Finestre, ovvero quello della presenza del lettore di dischetti. Il suo Stardust, un modello della linea NetVista destinato alle aziende, non avrà  il drive Floppy. Con Stardust sarà  sul mercato fin da subito anche un altro computer di fascia bassa denominato Luxor che sarà  finalizzato al networking casalingo e avrà  ben sette porte USB ma solo due slot PCI. Della linea faranno parte anche ben presto un computer per la navigazione in Internet (iCruiser) dotato di schermo a cristalli liquidi da 10 pollici, e un monitor flat. Una campagna da 100 milioni di dollari lancerà  a livello mondiale il marchio e i prodotti NetVista.
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Il PPC di Apple compie sei anni

I computer PPC di Apple compiono oggi sei anni Il 14 marzo del 1994, infatti, venne presentata la linea che avrebbe per sempre cambiato il volto del mondo Mac introducendo le prima macchine basate sul processore frutto dell'alleanza AIM: Apple, IBM e Motorola. Si trattava del glorioso PPC 601 introdotto in tre varianti: 60, 66 e 80 MHz e montato su tre altrettanti storici Mac: PPC 6100, 7100 e 8100. Sei anni sono appena l'età  per la prima elementare per un essere umano, ma per un computer rappresentano un'anzianità  da Matusalemme. Basta dare un'occhiata alle loro specifiche che confrontate con quelle dei Mac del giorno d'oggi appaiono quasi ridicole: da 8 a 24 MB di Ram, dischi da 210 a 500 MB. Si trattava però di macchine molto robuste, ingegnerizzate con grande sapienza e con margini di crescita amplissimi. La prova nel fatto che un 6100 (in variante 66 MHz con cache di secondo livello da 256 MB) svolge ancora con efficienza il suo compito come seconda macchina di chi scrive queste note. Aggiornato a 260 MHz G3 con un disco SCSI da 10 GB, CD-ROM 24x e 72 MB di Ram è ancora in grado di far mangiare la polvere a numerosi computer con le finestre svolazzanti (Grazie della segnalazione a Franco Tommasi)
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Gates passa alla cassa

Bill Gates passa alla cassa e riscuote 28,5 milioni di dollari in azioni Microsoft. Il fondatore della società  delle finestre ha infatti comunicato alla Securities and Exchange Commission di essere intenzionato a vendere 300.000 azioni, parte di quelle che aveva ricevuto nel 1981 all'atto della quotazione in borsa del colosso di Redmond. Anche dopo la cessione del pacchetto l'attuale il "Chief Software Architet", il nuovo ruolo che si è cucito addosso dopo avere ceduto la carica di CEO, controlla il 15,3% delle azioni di Microsoft, circa 780 milioni che significano un patrimonio, all'attuale valore di mercato di 73 miliardi di dollari, ovvero 150.000 miliardi di lire. In febbraio Gates aveva già  venduto azioni per 107 milioni di dollari e ancora prima in gennaio la fondazione controllata sempre da Gates e dalla moglie aveva venduto titoli per due miliardi di dollari. Paul Allen, che aveva contribuito a fondare Microsoft ma che ora è a capo di una società  di investimenti, la Vulcan Ventures, sempre in gennaio aveva ceduto azioni per un miliardo di dollari. Secondo un portavoce della società  non si tratterebbe di manovre di lungo termine per il disinvestimento e il disimpegnosi, almeno per quanto riguarda Gates: "Bill opera in continuazione per una prudente diversificazione del portafoglio e questa operazione rientra in questa ottica", dichiarano alla Microsoft.
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Gates liquida azioni Microsoft

Bill Gates passa alla cassa e riscuote 28,5 milioni di dollari in azioni Microsoft. Il fondatore della società  delle finestre ha infatti comunicato alla Securities and Exchange Commission di essere intenzionato a vendere 300.000 azioni, parte di quelle che aveva ricevuto nel 1981 all'atto della quotazione in borsa del colosso di Redmond. Anche dopo la cessione del pacchetto l'attuale il "Chief Software Architet", il nuovo ruolo che si è cucito addosso dopo avere ceduto la carica di CEO, controlla il 15,3% delle azioni di Microsoft, circa 780 milioni che significano un patrimonio, all'attuale valore di mercato di 73 miliardi di dollari, ovvero 150.000 miliardi di lire. In febbraio Gates aveva già  venduto azioni per 107 milioni di dollari e ancora prima in gennaio la fondazione controllata sempre da Gates e dalla moglie aveva venduto titoli per due miliardi di dollari. Paul Allen, che aveva contribuito a fondare Microsoft ma che ora è a capo di una società  di investimenti, la Vulcan Ventures, sempre in gennaio aveva ceduto azioni per un miliardo di dollari. Secondo un portavoce della società  non si tratterebbe di manovre di lungo termine per il disinvestimento e il disimpegnosi, almeno per quanto riguarda Gates: "Bill opera in continuazione per una prudente diversificazione del portafoglio e questa operazione rientra in questa ottica", dichiarano alla Microsoft.
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Ars Technica, il Finder meglio del Dock

Una dettagliata e molto tecnica descrizione di come funzionano su MacOs X le icone in Ars Technica . L'articolo è però, soprattutto, un pretesto per una critica molto mirata e circostanziata di come il "Dock" (la zona che caratterizza, a mo' di Win la parte bassa dello schermo di MacOs X fornendo l'accesso a finestre, elementi attivi, applicazioni ecc. ecc.) sia il vero punto debole del nuovo OS. "Tutto quello che fa il "Dock - si legge nell'articolo - è in grado di farlo, e in maniera più soddisfacente, il Finder". Ma quello che c'è di più tragico, secondo l'autore, è che il Dock non pretende di sostituire alcune funzionalità  del Finder, ne prende interamente il posto (Grazie a Fabio Zambelli)
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Repubblica e X-BOX

Repubblica non riesce mai a staccare di dosso gli occhi da Microsoft. Per avere una prova dell'amore incondizionato per la società  di Bill Gates, secondo qualcuno, basterebbe leggere il numero dell'altro ieri sabato 11 marzo, quando in due pagine semi-centrali sono state interamente destinate a presentare X-BOX. Con inusuale tempestività  (la presentazione dei dettagli della consolle della società  delle finestre è avvenuta solo il giorno prima e a tarda ora) i giornalisti di Repubblica hanno destinato buona parte del prezioso spazio a magnificare le prestazioni di un prodotto sottolineando con enfasi come esso sia di molto superiore a PSX2. Peccato che nessuno si sia ricordato anche di sottolinere come non sia assolutamente improbabile, anzi come sia assolutamente logico, che un prodotto che dovrebbe essere disponibile tra 18 mesi inevitabilmente dovrà  essere superiore ad uno in vendita già  da oggi. Altrettanto disdicevole notare che Repubblica dimentichi di notare che PSX2 ha già  da oggi una struttura che, almeno a prima vista, appare più moderna di quella di X-BOX. Ad esempio è dotata di USB e FireWire grazie ai quali è possibile già  da oggi connettere alla consolle di Sony numerose periferiche tra cui alcune precluse al prodotto di Microsoft, come ad esempio HD ad alta velocità  e telecamere. Non sappiamo se, come ci scrive il nosto amico Paolo Marzocchi "qui non si tratti piu' solo di parlare di una piattaforma perche' piu' diffusa. ma ci e' presente la volonta' di aiutare a imporla", certo è che la grancassa suona ad un volume tale che ogni sospetto potrebbe diventare legittimo.
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Microsoft nella battaglia per il dominio del tinello

Sony contro Microsoft, Microsoft contro Nintendo, Sega contro Microsoft, Nintendo e Sony. Tutti contro tutti. La guerra delle consolle, secondo ZDNet, che la definisce con un termine colorito ma efficace la "battaglia del tinello", e la maggior parte degli osservatori del mercato della tecnologia caratterizzerà  il prossimo anno lanciando nuove sfide al mondo dei computer.
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Giochi: ecco che cosa ci attende

Dopo la grande abbuffata tra la fine dell'estate e i giorni prima di Natale, con titoli come SimCity 3000, Madden NFL 2000, Quake III, Unreal Tournament, Fly!, Tomb Raider III, il mondo dei giochi per Mac è andato in letargo. Poche le release e poco interessanti. Per giunta anche alcuni nuovi giochi che erano stati annunciati e il cui rilascio pareva imminente paiono essersi dileguati nel nulla. Per giunta nelle scorse settimane si sono incrociate notizie non propriamente confortanti tra cui la cancellazione di Pharao e quella dell'atteso Half Life. E' dunque già  terminato il breve rinascimento del Macintosh come piattaforma ludica? La risposta è no anche se è bene subito precisare che al momento molti produttori stanno probabilmente rivalutando alcune scelte compiute nei mesi scorsi sulla scorta dell'entusiasmo del rilascio di iMac. Ma sulla scorta di una maggior accortezza sono molti i titoli di grande interesse che stanno bollendo in pentola.
In prima fila una serie di giochi tra l'inquietante, il macabro e il surreale guidati da Heavvy Metal F.A.K.K.
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AppleWorks 6 troppo lento?

AppleWorks 6 ha cominciato ad arrivare agli utenti finali sul mercato americano che, come sempre, per primo ha potuto prendere contatto con l'aggiornamento della popolare suite di Apple. Dopo l'iniziale entuasiamo i consensi sembrano ora scemare di fronte ad alcuni problemi che il software presenta agli utenti delle precedenti versioni. In particolare viene lamentata una eccessiva lentezza. Secondo alcuni resoconti per aprire una finestra di dialogo su un G4/350 ci si impiegano secondi, invece che decimi come ci si dovrebbe attendere. In secondo luogo in molti rilevano un'instabilità  diffusa dell'applicazione che tende ad andare in crash eseguendo anche compiti piuttosto semplici e con quantità  di memoria più che sufficiente. Infine l'aspetto più oggettivamente preoccupante è la mancanza di traduttori da altre applicazioni. Ad esempio parrebbero essere scomparsi i filtri per Word. Se queste notizie fossero confermate l'utilità  di AppleWorkd 6 rispetto alle rpecedente versioni si riduce davvero in maniera sensibile, questo nonostante le nuove funzionalità  e l'innovativa interfaccia
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AppleWorks 6 troppo lento?

AppleWorks 6 ha cominciato ad arrivare agli utenti finali sul mercato americano che, come sempre, per primo ha potuto prendere contatto con l'aggiornamento della popolare suite di Apple. Dopo l'iniziale entuasiamo i consensi sembrano ora scemare di fronte ad alcuni problemi che il software presenta agli utenti delle precedenti versioni. In particolare viene lamentata una eccessiva lentezza. Secondo alcuni resoconti per aprire una finestra di dialogo su un G4/350 ci si impiegano secondi, invece che decimi come ci si dovrebbe attendere. In secondo luogo in molti rilevano un'instabilità  diffusa dell'applicazione che tende ad andare in crash eseguendo anche compiti piuttosto semplici e con quantità  di memoria più che sufficiente. Infine l'aspetto più oggettivamente preoccupante è la mancanza di traduttori da altre applicazioni. Ad esempio parrebbero essere scomparsi i filtri per Word. Se queste notizie fossero confermate l'utilità  di AppleWorkd 6 rispetto alle rpecedente versioni si riduce davvero in maniera sensibile, questo nonostante le nuove funzionalità  e l'innovativa interfaccia
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AMD-Motorola, la coppia perfetta

AMD e Motorola, più vicini di quello che si possa immaginare. La considerazione è di PC Paradox, un sito specializzato recensioni e analisi in prodotti dell'intrattenimento elettronico, ma che non manca di pubblicare anche qualche interessante editoriale. E' il caso di quello pubblicato alla fine dello scorso mese e che tratta, appunto, di una possibile alleanza tra il maggior concorrente di Intel e il gigante dell'elettronica che fornisce la maggior parte dei chip contenuti nei computer Apple.
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Boston Globe: Mozilla alla deriva

Un'idea destinata a rivoluzionare l'universo dei browser, o un progetto balzano, non adeguato ad un settore che vuole stabilità , efficienza e produttività ? La domanda se la pone il Boston Globe riflettendo sulla vicenda di Mozilla e la risposta è sconfortante: il progetto che doveva consegnare in breve tempo un nuovo navigatore, di molto migliore a Internet Explorer, sfruttando le metodologie di lavoro sperimentate su Linux è un fallimento. A due anni di distanza dall'annuncio che presto Netscape avrebbe avuto un successore riscritto da zero e molto più funzionale ed efficiente, Mozilla resta ancora prevalentemente un progetto sulla carta. L'ultima beta, scrive il Boston Globe nella sua rubrica DigitalMass, è penosamente zeppa di bug, da quelli più banali fino ad alcuni da far drizzare i capelli in testa. In più il team che aveva lanciato l'iniziativa si è praticamente dissolto con accuse incrociate tra i suoi componenti. Al suo lancio il progetto Open Suorce di Netscape aveva contribuito da solo a dare credibilità  al movimento che allora muoveva i primi passi e a terrorizzare le superpotenze del software, come Microsoft. Da allora di tempo ne è passato e mentre Nestscape è ora una società  non più indipendente ma controllata da AOL, Mozilla rischia di diventare, secondo il Boston Globe, uno dei progetti più inutili tra quelli che si ricordano.
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AOL sui cellulari

Fa passi avanti la strategia wireless di AOL. Ieri il gigante on line americano ha annunciato di avere firmato accordi con sei diversi operatori americani di telefonia cellulare. L'obbiettivo mettere un altro tassello al completamento del piano "AOL Everywhere". Al momento non è ancora molto chiaro come le mosse di America On Line si possano inquadrare nel contesto di un futuro con Internet consultabile con i cellulari. Mentre in Europa, infatti, è ormai scontato che il protagonista di questa rivoluzione sarà  il consorzio Symbian che raccoglie numerosi produttori di telefoni con tecnologia GSM intorno ad una piattaforma comune, negli USA i produttori, i i fornitori di contenuti e perfino quelli di accesso, stanno stringendo alleanze parlallele e concorrenti che rendono inestricabile e, probabilmente, molto incerto il futuro di una omogeneizzazione degli standard. L'ipotesi più credibile è che possano sorgere network concorrenti ciascuno basato su tecnologie e proprietarie anche se la presenza di un colosso come America On Line, che ha tra i suoi alleati anche Motorola (a sua volta alleata di Oracle), potrebbe dare un colpo di grazia a molte ambizioni di realtà  di medie dimensioni.
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Microsoft registra il dominio X-Box

Sembra proprio che le voci che vogliono Microsoft impegnata a produrre una CPU esplicitamente pensata per i giochi siano vere. Nei giorni scorsi, infatti, la società  di Redmond ha registrato il dominio X-Box, ovvero il nome che dovrebbe contraddistinguere la consolle con il marchio delle finestre. Un segnale inequivocabile che il momento della presentazione della "PSX delle finestre" potrebbe davvero essere vicino e corrispondere alla realtà  l'indiscrezione secondo la quale Bill Gates è intenzionato ad introdurne le caratteristiche nel contesto del keynote che terrà  alla Game Developers Conferece che si tiene tra due settimane a San José.
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Scherzi da arabi

Bollette telefoniche milionarie e senza scherzi sadici, figlie chiaccherone e chiamate alle linee erotiche. Questo è quello che è accaduto a circa un terzo degli abbonati Internet del Qatar, settecentomila ignari ed incolpevoli cittadini colpiti da un'incredibile leggerezza (o disonestà ) di qualche dipendente della locale società  telefonica QTel. All'origine di tutto un CD diffuso ai quattro angoli del paese e forse anche oltre, contentente le password e le login degli utenti del servizio di accesso alla rete gestito in Qatar dalla stessa QTel.
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MacOs e Linux contro Win su CHL

"Il mio prossimo sistema operativo sarà ...". Sondaggi di questo tipo sono abbastanza popolari nei siti americani, ma non così usuali in quelli Italiani. D'altra parte, viene da pensare, in un paese così profondamente "windowsizzato" come il nostro il risultato parrebbe scontato, il sistema delle finestre, in tutte le sue molteplici configurazioni finirebbe per trionfare. Niente di più sbagliato, invece almeno stando ad un indagine lanciata sul sito di commercio Internet di prodotti elettronici come CHL.
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CeBit senza fili

Le tecnologie wireless dominano il CeBit. La più importante fiera europa dell'informatica che si apre oggi ad Hannover più che dai computer in senso stretto sarà  contraddistinta dal proliferare delle tecnologie per la trasmissione via etere di dati e voce. Telefonia cellulare, dunque, ma anche e soprattutto Internet via telefoni cellulari. "L'Europa - nota Wired - ha una leadership in questo settore che cerca di mettere a frutto anche grazie ad un mercato ricettivo e a nuove tecnologie, su tutte Symbian".
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Mai G3 a più di 500 MHz?

econdo AppleInsider i G4 a 500 MHz potrebbero diventare progressivamente più difficili da reperire sul mercato dopo le prime consegne. Apple infatti avrebbe accumulato scorte delle macchine di fascia alta ma non sarebbe ancora in grado di ottenere da Motorola un numero sufficiente di processori a quella velocità  a soddisfare le richieste del mercato. Una speranza i fare fronte a queste difficoltà , sostiene il sito dedito alle indiscrezioni, viene ora riposta in IBM che avrebbe cominciato a consegnare i primi chip G4, processori su cui Big Blue, inizialmente, aveva fatto sapere di non avere alcuna intenzione di impegnarsi. Successivamente al manifestarsi delle prime difficoltà  di produzione Apple convinse IBM e Motorola a trovare un accordo per produrre congiuntamente Max!, l'attuale implementazione di G4.
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Eudora 4.3: c’è posta (e pubblicità ) per te

Qualcomm ha annunciato il rilascio di Eudora 4.3. La nuova release segue un nuovo schema di commercializzazione. Oltre alla tradizionale versione "light" con funzionalità  ridotte Qualcomm rilascerà  anche una versione full gratuita. Unica condizione per poter usufruire di tutte le caratteristiche avanzate vedere dei banner pubblicitari. Gli "spot" non influiranno con la lettura dei mail e non si sovrapporranno alle finestre del programma. Compariranno, invece, in una finestra a pop-up collocata a lato di quelle dell'applicazione. Qualcomm rilascerà , contestualmente, anche una versione a pagamento (49.95$, prezo consigliato) senza pubblicità .
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San Valentino al gusto di Mela

Vi siete dimenticati di spedire gli auguri di San Valentino. Già  temete "ire funeste"? Non disperate, siete ancora in tempo per evitare di restare senza cena o di vedervi sbattere in faccia il canonico "non mi ami più come una volta". Basta che la vostra lei o il vostro lui abbiano una connessione ad Internet e siano appassionato di Mac e la soluzione c'è.
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Espresso e Mac: amore ondivago

Carlo Notarianni ci fa notare che l’enciclopedia della letturatura straniera, in edicola con l’Espresso, è rigorosamente solo per Windows. Questo al contrario di quanto accaduto in passato con il rilascio dell’enciclopedia della letturura italiana che era compatibile anche con Mac.
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Nuovo update per Office 98 Italiano

Microsoft ha ripresentato qualche giorno fa il patch per dare piena compatibilità  alla versione in Italiano di Office con MacOs 9.0, integrando anche il bug fix per Excel 98 e Y2K. Purtroppo anche chi ha installato il precedente patch per MacOs 9.0 pare sia costretto a scaricare l'interno file invece che solo la sola ultima pacth. Dai server Microsoft pare sia sparita la precedente versione, integrata in quella cui facciamo cenno in questa pagina, e non sia mai stato rilasciato il solo aggiornamento per Y2K e Excel 98, molto più piccolo in termini di kb.
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Aqua con il Finder?

MacOs X includerà  anche un'opzione "vedi come finder". L'indiscrezione è di MacOs Rumors che cita vaghe rassicurazioni che giungono da beta testers che stanno lavorando sulla nuova versione del sistema operativo. Nella release finale, sostiene MacOs Rumors, il finder farà  la sua ricomparsa con un menù "Vedi come scrivania", in alternativa alla modalità  a finestra singola e browser come quella che ha caratterizzato la demo dell'Expo. Gli alias resteranno ma solo per i dischi fissi e removibili. La mancanza del Finder era stata al centro di alcune delle critiche più aspre nel dopo MacWorld. Tra le altre ricordiamo quella di Bruce "Tog" Tognazzini, uno dei padri delle GUI del MacOs, che aveva segnalato il rischio di un naufragio in stile New Coke. "Il nuovo non è sempre meglio. Specie se è solo il nuovo per il nuovo", ammonì Tognazzini.
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Nuovi G4 a Tokyo?

Rimodellamento della linea G4 già  dal prossimo MacWorld Expo? Per ora non si tratta di una notizia e neppure di un'idiscrezione fondata su elementi concreti e verificati.
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AMD: arriva l’850 MHz

AMD, secondo The Register, rilascerà  una versione a 850 MHz di Athlon la metà  del prossimo mese. Se l'indiscrezione fosse confermata si tratterebbe di un brutto colpo per Intel. La notizia peggiore per il maggior produtore mondiale di chip (ma anche per altri, come Motorola) potrebbe però essere l'indiscrezione secondo la quale processori Sthlon da 1 GHz sarebbero già  i produzione e che per il lancio AMD attende solo una "finestra" di marketing oppportuna.
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QT nel futuro dell’e-commerce

-Il futuro dell'e-commerce e del broadcasting su Internet passerà  per lo standard QT? Secondo alcuni esperti del settore pare proprio di sì e questo grazie alle nuove caratteristiche che sono state implementate in QT 4.1. L'aggiornamento, rilasciato solo qualche giorno fa, consente infatti di inserire banner pubblicitari nei filmati in stream.
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Bill Gates non più capo di Microsoft

Dal 27 gennaio Bill Gates non sarà  più CEO di Microsoft. Il leggendario (prevalentemente per il popolo PC) ha infatti annunciato ieri a mercati chiusi che lascerà  il suo posto al suo più stretto collaboratore Steve Ballmer, già  presidente di Microsoft e numero due dichiarato della società .

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