‘Apple sarebbe folle a non utilizzare il nuovo chip PPC di IBM’. La pensa così Peter Glaskowsky, direttore del prestigioso ed autorevole The Microprocessor Report, sulla possibilità che il Power4 da 64 bit che IBM sta per presentare possa finire dentro ai Mac.
Glaskowsky, oltre che direttore di quello che da tempo resta uno dei principali media de settore, è anche l’organizzatore del Microprocessor Forum, un evento che si tiene ogni anno a San Josè e che presenta uno sguardo sul futuro del campo dei semiconduttori e delle CPU per PC.
Proprio al Microprocessor Forum IBM dovrebbe per la prima volta esporre le principali caratteristiche del Power4 a 64 bit, un derivato del Power4 originale il cui target sono i server di fascia alta e che porterà sulla piattaforma PowerPc una serie di innovazioni che si tradurranno in un incremento molto sensibile nelle capacità di calcolo.
‘Apple ‘ ha dichiarato all’EETimes Glaskowsky ‘ potrebbe per la prima volta avere a disposizione un processore a 64 bit che, per giunta, avrà una potenza significativa, anche se in questo momento non sono in grado di dire quale, che sarà sicuramente ai vertici di tutte le CPU. Alla Apple sarebbero folli a non sfruttare questa opzione’
Certo alla Apple avranno molto lavoro da fare per integrare il Power4 nella loro linea di produzione. Nonostante possa infatti funzionare in maniera trasparente a 32 bit, la compatibilità a 64 bit è l’aspetto più interessante in prospettiva. E per portare a 64 bit il sistema operativo ci vorrà del tempo; ancora di più ce ne vorrà perché le applicazioni vengano portate a 64 bit. ‘L’impegno per riuscire ad utilizzare pienamente il processore sarà grande’, dice ancora Glaskowsky.
Ricordiamo che secondo alcune informazioni raccolte nelle scorse settimane il Power4 include una unità vettoriale che probabilmente altro non è che AltiVec e ha una linea superscalare di assemblaggio dei dati a otto stadi e supporta il multiprocessing simmetrico.
Secondo molte fonti, se davvero Apple adotterà il Power4, è probabile che i primi Mac con questo tipo di processore non arrivino prima della fine del 2003.
Dall’altra parte ci sono le perplessità degli sviluppatori che dovrebbero ottimizzare il codice di alcune applicazioni “importanti” in modo da sfruttare al meglio le caratteristiche della CPU.
Si tratterebbe di una ennesima evoluzione dopo il passaggio non indolore (in termine di tempi e costi) a Mac OS X.
http://www.siliconstrategies.com/story/OEG20021009S0020