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Radiazioni, l’€™iPhone rientra nella categoria dei dispositivi con classificazione media

Sta facendo molto discutere uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla nocività delle radiazioni dei cellulari. L’organizzazione, con un ennesimo cambio di rotta, ha ora inquadrato i telefoni nella categoria 2b, in altre parole quella che comprende tutti i dispositivi “possibilmente cancerogeni”.  Il tema è notoriamente controverso, dibattuto attraverso decine e decine di studi di settore che mostrano tutto e il contrario di tutto. Nella categoria in questione sono indicati prodotti ritenuti pericolosi per l’uomo come il DDT e i gas di scarico delle automobili ma pare che nell’elenco siano in attesa di essere inseriti anche il caffè e i sottaceti. Quante radiazioni emette ad ogni modo lo smartphone di Apple? La CNN riporta che l’iPhone 4 di AT&T (il modello di Verizon non è stato testato) rientra nella categoria di prodotti con emissioni “medie”. Secondo quanto riporta Wikipedia, “Il tasso di assorbimento di radiazione dal corpo umano è misurato dal Tasso di Assorbimento Specifico (Specific Absorption Rate, SAR), e i suoi livelli massimi per i telefoni moderni sono stati fissati dagli organi governativi in molti paesi”.  Negli Stati Uniti, la Federal Communications Commission (FCC) ha fissato un limite di SAR di 1,6 W/kg, in media su un volume di 1 grammo di tessuto cerebrale. In Europa, il limite è di 2 W/kg, in media su un volume di 10 grammi di tessuto.

Il database con la classificazione delle radiazioni emesse dai cellulari e smartphone mostrerebbe che Motorola vende il modello che emette il maggior numero di radiazioni (1.59 W/kg, appena sotto il limite legale); il dispositivo che ne emette meno è il Quantum di LG (0.35 W/kg) e l’iPhone 4 rientra nella categoria media dei dispositivi (1.17 W/kg). Samsung è tra i produttori quello con i prodotti con più bassa emissione. Motorola, al contrario, è presente con vari dispositivi nella categoria dei prodotti che emettono più radiazioni insieme al Palm Pixi, al Blackberry Bold e all’HTC Magic.

Ricordiamo che molti dispositivi elettronici, per loro natura, emettono radiazioni. Altroconsumo riporta che “la maggior copertura delle reti di telefonia mobile fa sì che i cellulari moderni non debbano lavorare alla massima potenza di emissione.”. E ancora: “Per scegliere il cellulare che ci esponga al minor livello di radiazioni, guardare i valori di SAR è davvero poco utile”: Nonostante i valori di SAR massimo (misurato quando il cellulare emette alla massima potenza) ammessi in Europa siano leggermente superiori a quelli consentiti negli Stati Uniti, i prodotti testati in passato dall’associazione mostrano di mantenersi ben al di sotto di tale soglia (meno della metà del limite).

“L’esposizione reale è decisamente inferiore in normali condizioni di utilizzo”, continua Altroconsumo, “poiché quando c’è una buona copertura di rete il telefono non emette praticamente mai alla massima potenza. Se proprio si vuole limitare l’esposizione, il suggerimento è di utilizzare l’auricolare ed evitare di protrarre le telefonate in condizioni di campo scarso (quando quindi il telefono è particolarmente disturbato) e quando il campo è ballerino, come ad esempio capita in aree ricche di gallerie”.

 

[A cura di Mauro Notarianni]

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