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Recensione Benq W1700: proiettore 4K e HDR a meno di mille euro

Se il limite di prezzo inferiore per un proiettore 4K fino a qualche mese fa era di 2.000 Euro ora che ci avviciniamo al Natale 2018 potete acquistare il Benq W1700 a meno di 1.000  e portarvi a casa (o in ufficio) uno strumento dalla qualità paurosa e dall’ottima versatilità con un solo punto debole. Scopriamo tutto nella nostra recensione. 

La confezione e l’aspetto

Il proiettore estratto dalla scatola appare un pò cicciotto ma non è più grande di una borsetta panciuta e il peso di 4 chilogrammi lo rende ancora confortevole per il trasporto: le dimensioni sono di 353 x 135 x 272 mm e lo rendono un po’ più più grande dei suoi fratelli Full HD Benq ma sempre comodo per qualsiasi sistema di appoggio per la proiezione.

La lampada viene dichiarata per una uscita di 2200 Lumen e 8.000-10.000 ore di vita in una delle modalità Eco (praticamente 4.000 film e circa 10 anni di serate passate davanti al grande schermo): il rapporto di contrasto dichiarato è di 10.000:1.

Sulla parte superiore trovate i controlli di accensione, selezione della sorgente e l’accesso al menu e ai comandi principali che troviamo poi replicati sul grande telecomando bianco che dispone anche di una efficace retroilluminazione arancio che offre facilità di accesso ai tasti gommosi bianchi traslucidi.

Sul retro la classica serie di porte dei proiettori recenti con due HDMI, una delle quali compatibili con il formato HDMI 2.0/HDCP 2.2  i sistemi antipirateria, mentre l’altra supporta HDMI 1.4a/HDCP 1.4e, ingresso PC con la ancora usatissima VGA, Seriale RSS 232 e trigger 12 volt per collegare schermi o automazioni, ingresso audio (sopratutto per chi usa PC e VGA) e uscita Audio per veicolare il suono che entra da HDMI. Sono presenti anche delle prese USB che potremo utilizzare anche per alimentare una chiavetta per lo streaming (Fire TV di Amazon, Chromecast etc)

A bordo c’è uno speaker discretamente potente da 5W e sufficiente per ascoltare una telecronaca sportiva in una stanza affollata o un l’audio di un filmato in una sala riunioni e una ventola (30 DB) che non si fa notare più di tanto nelle scene dinamiche ma che ovviamente offre un discreto rumore nei pianissimi di film e video. Ovviamente per godervi un film al massimo sarà necessario un impianto di amplificazione.

Accendiamolo

L’accensione e lo spegnimento sono un po’ lenti ma bisogna tener conto che sopratutto la fase di “switch off” serve a proteggere la macchina da possibili surriscaldamenti e vi impedisce di inserire il proiettore in una borsa senza che sia completamente raffreddato.

Sulla parte superiore c’è ovviamente la regolazione dello zoom e della messa a fuoco che risultano molto veloci da impostare secondo i nostri bisogni. La regolazione del trapezio (keystone) è automatica e molto efficace ma volendo si può anche intervenire attraverso una opzione del menu: è comunque sempre consigliabile l’allineamento effettivo con il centro della proiezione sia in verticale che in orizzontale visto che gli automatismi riducono sia la luminosità che la risoluzione.

Il range dello zoom è 1.2:1: questo significa che per avere uno schermo con diagonale da 100” è richiesta una distanza da 3,25 a 3,9 metri. Il formato consigliato è uno schermo da 120″ di diagonale con proiezione da 3,9 metri di distanza. C’è da anche da considerare che questo tipo di proiettori hanno una cornice “nera” di circa il 5″ della diagonale intorno all’immagine proiettata che può risultare leggermente fastidiosa in un primo momento ma che dopo qualche minuto viene neutralizzata dall’occhio. Può essere consigliabile avere uno schermo con dei bordi neri di buona larghezza in una istallazione fissa.

Una volta acceso il proiettore mostra lo splash screen Benq.

Le regolazioni di base con il pixel enhancer attivato e l’impostazione dei colori rendono un po’ innaturali gli incarnati (troppo rossi) e le immagini fintamente dettagliate. Una volta scelta la migliore impostazione tra quelle disponibili accendiamo la nostra Apple TV e proviamo a vedere sia dei film noleggiati da Apple che alcuni filmati 4K presi da Netflix. 

I menu, che compaiono nella parte alta a sinistra dell’immagine ci permettono regolazioni di ogni tipo anche molto avanzate sul versante della colorimetria e di realizzare anche configurazioni utente personalizzate. E’ presente anche una modalità 3D che non abbiamo potuto provare vista l’assenza degli occhiali dedicati e necessari per la visione.

Le immagini sono molto luminose a primo impatto anche in una stanza parzialmente illuminata (luce laterale e dal retro a 4 metri di distanza dallo schermo). Le immagini con le sorgenti 4K sembrano realmente di quella risoluzione e potevamo confrontarle con un OLED LG posto a 90° rispetto al nostro schermo.

Ottima la precisione e il dettaglio e il senso di profondità delle immagini 4K portate su una schermo di 150” come è quello che abbiamo realizzato con una proiezione veramente entusiasmante: il rumore video è praticamente assente e con alcune immagini test è possibile rilevare che lo schermo presenta una uniformità di illuminazione senza alcun decadimento. Ma il proiettore come sappiamo non è un “vero” 4K!

4K e HDR Reali o Fittizi?

Chiariamo un aspetto: la risoluzione 4K che si ottiene in questo come in altri proiettori a prezzo di ingresso sotto i 3.000/4.000 Euro non è una risoluzione effettiva della matrice di proiezione ma è ottenuta con un artificio: a bordo troviamo un singolo chip DLP (Digital Light Processsing)  con una risoluzione (full HD) più bassa del 4K che grazie a degli specchi fast switching aumentano il numero di pixel per frame sullo schermo fino a portare la risoluzione ai 4K. 

Avere un solo chip come sorgente vi mette al riparo dai problemi di convergenza e riduzione del dettaglio che possono arrivare da una soluzione a 3 chip.

Allo stesso tempo l’indicazione HDR10 supportato non significa che il supporto BT.2020 (necessario per lo standard) sia completamente soddisfatto perché lo spettro di colori non potrà essere completamente riprodotto (la copertura Rec.709 è di oltre il 96% ma non completa) ma alla fine se il dispositivo collegato invia un segnale HDR10 questo sarà accettato dal proiettore e renderizzato nei propri limiti.

Altra cosa da notare: il proiettore non è compatibile con HLG che è il formato standard con cui trasmette SKY e che sostituisce HDR: potrete allo stesso modo vedere i film ed eventi sportivi di SKY Q in 4K ma senza le totali capacità di HDR. Nella galleria qui sotto vediamo alcune immagini di trasmissioni Sky Full HD upscalate con ottimi risultati e 4K.

L’upscaler e le varie tecnologie

Benq cerca di risolvere i problemi associati ad HDR con due tecnologie “Auto HDR Natural Color Rendition” che compensa i verdi e rossi sovrasaturi che si presentano nei proiettori con HDR e “Cinema-Optimized HDR Performance” che dovrebbe gestire al meglio le scale di grigio e il dettaglio nelle aree HDR più scure. Ovviamente questo si riflette anche nel mostrare le aree chiare con molta dinamica in più.

L’opzione CinemaMaster Video non ci sembra portare reali benefici e il suo apporto su nitidezza, colore e tonalità della pelle non sembra migliorare il risultato e abbiamo ottenuto migliori risultati lasciandola disattivata.

Se proviamo a consultare archivi 1080p (vedi sopra le immagini di SKY Q) possiamo verificare la qualità di upscaling del proiettore che offre ottimi dettagli su tutta la gamma e perde un po’ sulle ombre: le parti più scure dei filmati  tendono a diventare un po’ forse un po’ fangose ma quando siamo nelle luci e nelle aree di media illuminazione il dettaglio “upscalato” rimane ben contrastato e il rumore digitale può essere compensato con una delle regolazioni del proiettore.

Recensione Benq W1700: proiettore 4K e HDR a poco più di mille euro

Il miglior settaggio di base per gustarsi contributi 4K HDR è usare l’opzione Cinema che migliora di un po’ i livelli del nero e compensa le differenze tonali un po’ elevate nelle aree più luminose.

Qualche problema (riscontrato da test di riviste specializzate con Blu-Ray HD) si può presentare con alcuni Blu-Ray un po’ spinti sopra i 1000 nits che è il limite superiore standard della gran parte della produzione attuale.

La rumorosità in modalità Smart Eco è perfettamente accettabile e infine l’input lag è di circa 33 ms rendendo il proiettore un buon compagno di giochi per i game di azione: lo abbiamo usato in alcune sessioni di FIFA 2018 e Fortnight con ottimi risultati.

La gestione delle scene di movimento nei film e nei documenti è abbastanza buona ma non ai livelli degli ultimi OLED LG che abbiamo potuto provare, anche quelli con il processore base alfa7, ma qui siamo abbiamo il vantaggio di usare uno schermo 4K da 100-150″! Non ci sono fenomeni evidenti di “stuttering” ma in alcune scene molto complesse si nota una leggera fatica nelle carrellate.

La prova come strumento da presentazione è stata assolutamente staordinaria. In una sala riunioni leggermente oscurata e con la parete di proiezione in completa ombra le foto mostrate a schermo risultavano dettagliatissime e con colori ben bilanciati. L’unica difficoltà era trovare il piccolo cursore del mouse (che non avevamo maggiorato con le opzioni di accessibilità del Mac) che si aggirava nel mostruosamente grande desktop in versione 4K sullo schermo di proiezione.

Conclusioni

Anche se non si tratta del migliore proiettore 4K non nativo sul mercato è sicuramente un modello senza concorrenti “esterni”* nella sua fascia di prezzo. I colori vivi e ben bilanciati, la versatilità della connessioni e una luminosità assolutamente stupefacente compensano qualche difficoltà sulle basse luci e sui neri ma è il prezzo di acquisto (si veda sotto) che potrebbe farvi rivedere le vostre scelte per l’acquisto di un proiettore a prova di futuro.

Pro

Immagini 4K dettagliate e vivide, ottime immagini HDR nelle aree illuminate, buone capacità di upscaling, facilità di installazione e messa in funzione, audio potente, rapporto qualità/prezzo elevatissimo.

Contro 

Livelli del nero solo discreti, qualche problema nelle scene complesse con movimenti rapidi.

Prezzo al pubblico

Il prezzo di listino era fino a qualche tempo fa di 1.400 Euro ma in periodo pre-natalizio è possibile trovare Benq W1700 a circa 999 Euro su Amazon.

*Benq offre anche un modello TK800 che in questo momento viene offerto a 1025 Euro invece di 1272 Euro con molte caratteristiche in comune ma con una luminosità che passa da 2200 a 3000 lumen che potrebbe essere interessante per ambienti difficilmente oscurabili al 100%.

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