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Recensione delle cuffie Bowers & Wilkins PX, la musica in un silenzio modulabile

Il Noise-cancelling, un meccanismo elettronico per la riduzione del rumore esterno, è diventato oramai un terreno di caccia per tutti i grandi marchi di cuffie: un mercato difficile e di nicchia ma che rappresenta forse il futuro per questo settore e a cui anche Bowers&Wilkins, con il modello PX, non può rinunciare.

Di certo, però, per un marchio del genere ci aspettavamo qualche cosa di veramente importante, da un lato perché la concorrenza è molto agguerrita, dall’altro perché Bowers&Wilkins ha fatto della qualità costruttiva e sonora uno degli argomenti distintivi.

PX

La risposta, lo anticipiamo, è sicuramente positiva: la voglia di diventare protagonista si vede in moltissimi aspetti, soprattutto in quello software, e anche se qua e là qualche cosa da mettere a posto ancora c’è siamo di fronte ad un prodotto che è già capace di ritagliarsi una buona fetta del mercato, seppure la tradizione in questo particolare settore sia di altri nomi e la strada è indubbiamente in salita.

Noi abbiamo avuto la fortuna di provarle per qualche settimana, aprofittando di vari ambienti: dall’ufficio per la quotidianità al salotto la notte per i film, dai viaggi in autobus e tram alla camminata in centro, e si, seppure di solito queste ultime attività siano sconsigliate per i modelli con Noise-cancelling, l’attività si è rivelata tutt’altro che pericolosa, grazie al preciso controllo via App.

Ma prima di andare in profondità il tutto andiamo a capire che cosa significa avere e come funziona una cuffia con un sistema di cancellazione del rumore attivo.

PX

Noise-cancelling, un silenzio che si fa sentire

La tecnologia (Active) Noise-cancelling (Cancellazione attiva del rumore in italiano) permette di tagliare di netto alcune delle frequenze indesiderate che, nonostante la forma di alcune cuffie chiuse, entrano lo stesso e disturbano chi ascolta musica e film.

Questo processo è ottenuto grazie ad un microfono che, posizionato appena fuori dagli auricolari, “ascolta” il rumore esterno e lo passa ad un sistema che riproduce un’onda sonora uguale e contraria in cuffia, di fatto annullando l’audio indesiderato. In sostanza, è matematica, data una onda sonora, sovrapponendola ad una uguale e contraria si ottiene un risultato piatto, in pratica il silenzio.

L’onda sonora restituita, infatti può essere totale o, spesso, filtrata per frequenze, in modo da modulare il risultato sui rumori che vogliamo zittire e su quelli che desideriamo invece che passino: un esempio pratica sono i tagli alle basse frequenze, tipiche dei motori di aerei, automobili, autobus, diversamente dalle voci di amici e colleghi, che sono su frequenze più alte, e che devono essere sentite per non isolarci troppo.

Utilizzare un paio di cuffie con a cancellazione attiva può essere molto pericoloso se questo sistema non è ben tarato, perché il risultato è un isolamento acustico troppo accentuato, che riduce la percezione del mondo che ci circonda e quindi potenzialmente è pericoloso.

Per questo, dopo i primi modelli che isolavano del tutto ne sono sorti altri che permettevano all’utente di selezionare quando attivare o disattivare il sistema (di fatto una cuffia con NC disattivato è uguale ad una cuffia normale), altri che riducono l’impatto del sistema di insonorizzazione ed infine altri come queste PX che permettono di regolare il tutto via App, con un sistema intelligente che descrive le situazione e permette all’utente un controllo puntuale sulla risposta.

Questo aspetto è proprio quello più interessante e curioso delle cuffie: il sistema Noise-cancelling, che si attiva di default ad ogni accensione delle PX, può essere disabilitato via hardware dall’apposito pulsante posto appena sopra quello d’accensione, ma è via tramite l’App dedicata che arriva il controllo migliore.

Bowers & Wilkins PX

Una volta eseguito il pairing Bluetooth e avviata l’App, questa comunica con le cuffie modificando l’intervento del NC su tre situazioni ideali: Ufficio, Città e Aereo, e per ogniuna di esse permette un filtro Pass-through vocale modulabile in tre posizioni (dalla più bassa a sinistra, dove non passa nessuna voce a quella più alta, a destra, dove il range di frequenza è molto più morbido e passano diverse voci di contorno).

La risposta musicale ne risente, ovviamente, ma in minima parte: per il resto il sistema funziona molto bene e se usato al meglio permette l’uso tranquillo davvero in tutte le situazioni: usando il set Città con Pass-through Naturale (posizione media), abbiamo camminato tranquillamente in centro a Milano, cogliendo tutte le sfumature necessarie, e anche se alcuni rumori erano un po’ strani, come il motori degli autobus stranamente nitidi, la situazione non ci ha messo in situazioni pericolose.

Molto meglio in ufficio, dove abbiamo usato il set omonimo con Pass-through disattivato, in modo da tagliare di netto qualsiasi rumore esterno (e se qualcuno ci ha parlato e non l’abbiamo sentito, tanto meglio) mentre, pur non avendo potuto provare le cuffie in aereo nel periodo di test, abbiamo usato questo set la notte guardando i film con Pass-through su Amplificato, per goderci l’ultimo divertentissimo capitolo di Thor: Ragnarok su iTunes tenendo comunque sott’occhio il debole sonno del pargolo.

I set funzionano molto bene, e anche il salto da un set all’altro non ha dato particolari problemi, con un silenzio di meno di un secondo (accettabile, dato il lavoro): unico difetto che ci sentiamo di riscontrare è che le cuffie sono state abbinate a vari device, da un iPhone 8 a un iPad Air, da un MacBook Pro ad un Surface Laptop ma solo sui dispositivi mobile (iPhone e iPad) abbiamo potuto modulare il funzionamento della cancellazione del rumore e del pass through in modo attento, mentre nell’uso con un computer ci siamo fidati del set presente in cuffia.

PX, l’abito che fa il monaco (bello)

Nella recensione delle PX siamo partiti inevitabilmente con il parlare del modulo Noise-cancelling, perché è la novità più importante per il marchio, ma le cuffie presentano molti altri aspetti più che importanti da segnalare, partendo ad esempio dal connettore USB-C che è una visione di futuro a cui tutti i produttori dovrebbero seriamente pensare (anche se il cavo è solo USB-C/USB-A e non USB-C/USB-C).

La qualità costruttiva è, come ci si aspetta, impeccabile: metallo, tessuto e plastica sono perfettamente integrati in una cuffia che, in entrambe le colorazioni, si lascia guardare e riguardare.

La forma è importante, senza dubbio, ma sta bene addosso tanto in salotto quanto in ufficio e in strada (e se non vi fidate, potete sempre disattivare l’NC con un clic sull’apposito pulsante), dove il Bluetooth è risultato molto comodo.

Proprio per strada abbiamo apprezzato molto un’altra caratteristica delle cuffie, il sensore di prossimità che mette in pausa la musica quando togliamo, provvisoriamente, le cuffie, che è molto comodo quando, ascoltando la musica, ci mettiamo a chiacchierare con qualcuno e le togliamo (anche per cortesia) rimettendole dopo qualche minuto, senza per questo dover mettere mano al player musicale.

Detto questo, nel padiglione destro, appena dietro, trovano posto i pulsanti di riproduzione, utili per muoversi all’interno della libreria lasciando il telefono in tasca (ma che funzionano anche su Mac).

La qualità audio è molto buona, anche se è palesemente inferiore di altri modelli di Bowers&Wilkins, come il modello P9 che abbiamo recensito da poco: il sistema di riduzione del rumore incide qualitativamente in alcuni passaggi e su alcune frequenze, non potrebbe essere altrimenti, e alcuni brani sono sembrati più contenuti che in altre cuffie, anche se il guadagno spegnendo il sistema di NC risulta comunque minimo.

Questo rientra comunque nell’ottica del modello: non sono cuffie per audiofili, sono un modello che include un sistema di Noise-cancelling, con una forma e materiali costruttivi impeccabili, e una qualità ponderata alla classe del prodotto.

Il giudizio finale sul modello è di certo molto positivo: difetti costruttivi non ne abbiamo rilevati, la durata della batteria è in linea con le attese e la qualità sonora ci è parsa ponderata alla classe del prodotto, che ha però un sistema di Noise-cancelling molto dettagliato, forse sin troppo per l’uso comune che la maggior parte degli utenti ne faranno, ma che farà felici chi cerca nel marchio B&W, da sempre, quel qualche cosa in più che si lascia distinguere dagli altri.

Pro:

  • Stile, costruzione e dettagli
  • Riduzione del rumore parametrizzabile via App
  • Start e stop automatico

Contro:

  • controllo solo via mobile
  • Qualche dettaglio da limare

Prezzo: 399,00 Euro

Il modello è disponibile attraverso il sito internet del costruttore o presso i negozi specializzati, ma lo si può trovare anche in internet nelle classiche colorazioni Grigio/Nero o Oro/Blu (oggetto di questo test).

REVIEW OVERVIEW

Design
Facilità-d’uso
Prestazioni
Qualità/Prezzo

In sintesi

Un paio di cuffie che farà felici chi cerca nel marchio B&W, da sempre, quel qualche cosa in più che si lascia distinguere dagli altri.

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