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Recensione Tonality 1.2, la fotocamera in bianco e nero

Una bella foto è una bella foto. Ma una bella foto in bianco e nero è sempre un po’ speciale. La softwarehouse Macphun, californiana di San Diego, è specializzata in app per Mac che trattano le immagini. Nel tempo ne ha prodotte molte: Fx Photo Studio, LostPhotos, Focus, ColorStrokes, Snapselect, Snapheal, Intesify, la nuova Noiseless. La più particolare, a opinione di chi scrive, rimane però Tonality, un software potente per convertire tutte le immagini in bianco e nero utilizzando 150 pre-set che simulano alcuni tra i migliori tipi di pellicole storiche, oppure creando i propri. Di Tonality abbiamo già scritto in passato, appena venne lanciato. Macitynet ha ora fatto un secondo giro, per approfondirne alcuni aspetti e svelarne altri, in definitiva per capire se a distanza di un anno e un clamoroso successo, mantiene quel che promette e come la sua fama lascerebbe intendere.

Il software

Tonality può essere scaricata come software stand alone ed esiste in due versioni. La “normale”, da 14,99 euro (grazie ad una operazione sconto, prezzo intero 17,99 euro), e la Pro da 69,99. Abbiamo provato la prima, ma la seconda aggiunge alcune funzionalità in più e una modalità “plug-in” che permette di integrarla con i prodotti per il fotoritocco di Adobe (Lightroom e Photoshop) e con quelli di Apple (Aperture, per chi lo utilizza ancora). È poi possibile fare un upgrade dalla versione normale a quella Pro per 51,99 euro (si risparmiano 5 euro ed è la strada che bisogna percorrere necessariamente dall’app store, perché questi non consente l’approvazione della Pro a causa del sandboxing e dell’integrazione come plug-in) oppure utilizzare una delle offerte di bundle create da Macphun. Inoltre, ma solo per chi vive negli Stati Uniti, spendendo l’equivalente di 92,99 euro si può ottenere l’app direttamente a casa su chiavetta da 4GB che abilita anche il download elettronico.

Il software utilizza il suo standard per salvare le immagini e può esportare in tutti i principali formati. Ha a disposizione, come dicevamo, più di 150 configurazioni calibrate per simulare particolari tipi di pellicola o effetti in bianco e nero. Da quelli base a quelli per l’architettura, ritratti, drammatici, outdoor, street, vintage, film emulation, toning ed hdr, più quelli configurabili e salvabili dall’utente.

Non solo: Tonality apre file in formato RAW a 16 bit, gestisce i livelli, permette di gestire in modo automatico il recupero dell’esposizione di una immagine, il suo contrasto e le ombre, gestisce in modo molto potente anche gli effetti di grana e permette di interagire con i formati utilizzati dai laboratori fotografici di stampa.

Sul campo

L’idea di un software di questo tipo è di pacchettizzare una serie di funzioni che altrimenti andrebbero perse all’interno di software più grandi e complessi. Ovviamente Aperture e Lightroom potrebbero fare sostanzialmente quasi tutto quel che fa Tonality, anche se molte funzioni già calibrate (come alcuni filtri) richiederebbero in realtà un uso esperto di Photoshop con filtri vari. Quindi, perché non usare direttamente questa app?

L’interfaccia è semplice e molto gradevole. È abbastanza intuitivo orientarsi al punto di poter mettere subito un filtro, in maniera tale da poter sfruttare la principale qualità del software. Ciascun filtro poi è modulabile in maniera generale con una maniglia e una barra di scorrimento sull’immagine, oppure è possibile ricorrere ad editor a paletta più complessi e articolati che lavorano sui singoli livelli e permettono di aggiustare una grandissima quantità di variabili.

Abbiamo messo alla prova la grana vintage di pellicole in bianco e nero “storiche”, come le inglesi Ilford XP2 Super 400, oppure le mitiche Kodak Tmax 100, le Tmax 400, le BW 400CN le Tri-X 400TX, oppure le mitiiche Afga APX 400, le Agfa Pro 100, le Fuji Neopan Pro 1600. Gli effetti sono molto divertenti. La grana, la compattezza, la caratura delle immagini è sempre piacevole, diversa, robusta, delicata. Un’orchestra di differenti trattamenti, che rendono piacevole scorrere anche solo questa delle varie sotto-sezioni.

Il divertimento aumenta però quando si comincia a giocare per personalizzare le singole funzionalità, quando si lavora sulla possibilità di ritoccare direttamente l’immagine. Se ci si vuole dedicare, questo Tonalty è un potente strumento dedicato per il bianco e nero che permette grandi soddisfazioni.

Ne vale la pena?

Qualcuno si potrebbe chiedere che senso abbia lavorare con il bianco e nero in post-produzione quando la maggior parte delle macchine fotografiche sono in grado di scattare immagini black and wbite e addirittura alcune, come le Fuji serie X, hanno anche numerosi filtri preimpostati per restituire le grane di varie tipologie di pellicole. La realtà è che il miglior bianco e nero viene dal colore: la ricchezza e la profondità che il sensore di una moderna macchina fotografica è in grado di dare quando scatta un’immagine a colori può essere convertita in bianco e nero lavorando molto meglio con un software dedicato, potente e sempre aggiornato come questo.

Si tratta di una soluzione semi-professionale che va benissimo anche per produzioni commerciali (ad esempio trasformare le immagini di un matrimonio) perché consente di ottenere risultati facili come un filtro preconfezionato ma originali e non banali come quelli dei settaggi di molte piccole app oggi in circolazione. Insomma, facile e mai banale.

Conclusione

Il bianco è nero è una passione, quasi una missione. Ci si può perdere tra le infinite tonalità di una immagine a cui mancano i colori e scoprire che aumenta di profondità e capacità di essere vista. Una immagine bella ben trasformata con Tonality diventa ancora più bella. Ma non solo questo: anche le immagini scattate ad esempio con una macchina a pellicola, utilizzando un film in bianco e nero, una volta digitalizzate possono essere ulteriormente elaborate utilizzando Tonality. E la disponibilità delle curve di gradazione e degli strumenti di correzione dei singoli canali di colore permette per esempio di invertire anche i negativi con effetti più morbidi e calibrati di quelli ottenibili dai normali software in dotazione agli scanner o dal preset di Photoshop o Lightroom.

Consigliata per gli appassionati di fotografia che vogliano provare a fare sul serio con il bianco e nero. Al prezzo di un economico plug-in una intera applicazione (nella versione normale) che consente di fare moltissimo con poca fatica.

Tonality in versione completa costa 69,99 euro
La versione Mac App Store costa 17,99 euro (ora temporaneamente ribassata a 14,99 euro)

Pro:
Ottimi pre-sets
Interfaccia semplice
Ricchezza di funzioni e molto flessibile

Contro:
La versione Pro ha un prezzo impegnativo
Debole sugli strumenti di correzione dell’immagine (un peccato perché avrebbe potuto essere un perfetto strumento stand-alone per gestire un flusso di lavoro in bianco e nero).

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