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Meta silura sviluppatore di porting per Vision Pro

Lo sviluppatore di un’app di yoga che consente di allenarsi in casa con la Realtà Virtuale ha intentato una causa contro Meta per comportamenti ostili che quest’ultima avrebbe messo in atto dopo avere scoperto che l’app in questione è in fase di sviluppo anche per Vision Pro di Apple.

A riferire la vicenda è Bloomberg spiegando che lo sviluppatore Andre Elijah ha lavorato a stretto contatto con Meta, siglando accordi per il lancio dell’app AEI Fitness destinata alla piattaforma Quest di Meta. Stando a quanto afferma Elijah, l’app doveva essere mostrata nell’ambito di Meta Connect, evento di due giorni che si è svolto il mese scorso, dedicato alla realtà virtuale, mista e aumentata.

Uno “splendido trailer” che avrebbe dovuto mostrare l’app AEI Fitness nel keynote dell’evento, è stato eliminato e Elijah afferma che il nome della sua azienda è stato incluso in una blacklist di sviluppatori con i quali Meta rifiuta qualsiasi rapporto commerciale.

Intervistato, Elijah afferma che il duro lavoro di preparazione destinato al trailer da mostrare nell’ambito della conferenza è stato escluso e che alla richiesta di spiegazioni il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, avrebbe riferito che il progetto “è stato fatto fuori”, rifiutando di restituire denaro.

Secondo sviluppatore, Meta mette il bastone tra le ruote a chi crea app per il Vision Pro
Mark Zuckerberg. Foto dall’evento Meta Connect.

Nella causa legale, Elijah accusa Meta di non avere voluto mantenere fede agli accordi perché per la sua app è in trattativa sia con Apple per portarla su Vision Pro, sia con ByteDance per il porting sulla piattaforma Pico (visore VR).

Con Apple e Pico (la società di proprietà di ByteDance) è stato concordato il lancio dell’app “entro due anni” sulle rispettive piattaforme. Un giorno prima del lancio dell’app AEI Fitness per il visore Meta, quest’ultima avrebbe appreso del porting previsto sulle piattaforme di Apple e Pico e, secondo le accuse, ha bloccato l’uscita dell’app, facendo in modo “che non possa mai vedere la luce”.

Nei documenti del procedimento legale, Elijah afferma che la “rappresaglia” di Meta nei confronti della sua app, comporta un calo “nell’innovazione, nella qualità e nella scelta” per gli utenti, che le pressioni di Meta impediscono di competere e potenzialmente portano a un innalzamento dei prezzi nelle app di fitness per la Realtà Virtuale.

Bloomberg riferisce che Meta ha già versato a Elijah 1,5 milioni di dollari; ma dalla causa legale si apprende che sviluppatore pretende altri “3,2 milioni di dollari a breve termine, e centinaia di milioni per i danni e i ricavi persi”.

A questo indirizzo spieghiamo cos’è e a cosa serve Vision Pro.

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