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Gli sviluppatori di CleanMyMac vogliono reinventare il Mac App Store

Il Mac App Store cresce in popolarità ma non è paragonabile in termini di successo all’App Store per iOS e gli sviluppatori da tempo lamentano l’assenza di funzioni, la possibilità di individuare meglio alcuni software e l’impossibilità di proporre aggiornamenti a pagamento.

Gli sviluppatori ucraini di MacPaw, noti ad alcuni utenti Mac per l’applicazione CleanMyMac, ritengono di avere una valida alternativa, cambiando drasticamente la modalità con la quale gli utenti pagano le loro app. Oleksandr Kosovan, fondatore e CEO di MacPaw, spiega che la ricerca di modalità alternative di distribuzione del software per Mac è stata dettata dall’esperienza che la sua azienda ha avuto con il Mac App Store.

“Pensiamo continuamente in che modo possiamo andare avanti” ha dichiarato a VentureBeat; “il nostro pensiero è costantemente rivolto a come creare un ecosistema migliore”. La soluzione di MacPaw è un servizio denominato “Setapp”. L’idea è semplice: l’utente paga 10$ al mese e riceve accesso illimitato a una suite selezionata di applicazioni. Non c’è bisogno di pagare per sbloccare funzionalità con acquisti in-app; non serve è necessario pagare per futuri aggiornamenti. Tutte le applicazioni sono pronte e disponibili per il download e l’installazione in qualsiasi momento.

Kosovan dice di amare particolarmente Apple e il Mac; la sua azienda ha costruito negli ultimi otto anni un business intorno al Mac, portando nelle casse degli sviluppatori qualcosa come 25 milioni di dollari di entrate annuali. Gli ucraini sembrano però frustrati dal modello Mac App Store e da alcune sue limitazioni in particolare. Non c’è la possibilità di proporre versioni trial agli utenti (l’unica cosa che è possibile proporre sono versioni limitate che l’utente può eventuale “sbloccare” con acquisti in-app o acquistando l’app vera e propria). Non sono previste politiche di rimborso e le modalità di ricerca, con le classificazioni e i commenti degli utenti, non sempre aiutano a comprendere i software con i quali si ha a che fare. Spesso gli sviluppatori preferiscono non essere presenti sul Mac App Store ma vendere le loro applicazioni in modo indipendente (proponendo pacchetti ad hoc o vendendo i software sui rispettivi siti web).

MacPaw dall’inizio del mese ha iniziato il beta testing privato di Setapp, servizio che l’azienda reclama in grado di ridurre rischi, offrire maggiore flessibilità e migliorare l’esperienza di sviluppatori e utenti. A loro dire già 45 sviluppatori/partner hanno aderito all’iniziativa rendendo i loro software disponibili con il meccanismo di abbonamento. Il team di MacPaw si occupa di testare i software e valutare quelli degni di nota, applicazioni che dovrebbero essere di elevata qualità.

Gli utenti che decidono di abbonarsi al servizio, scaricano il software Setapp; questo crea una cartella sul Mac dove si troveranno le applicazioni in questione. Gli utenti possono installare le applicazioni con un doppio click, accedere alle stesse e ricevere aggiornamenti fino a quando l’abbonamento è attivo. “È un sistema sempre aggiornato” spiega Kosovan, “non c’è bisogno di pagamenti extra”. Il sistema propone aggiornamenti continui, offrendo costantemente le ultime release dei software.

Kosovan spiega che gli sviluppatori che aderiscono al sistema possono sempre proporre le rispettive app sui loro siti o sul Mac App Store; non è in pratica obbligatorio vendere i prodotti tramite il loro servizio. “Proponiamo il tutto come un’ulteriore opportunità” dice ancora Kosovan.

L’azienda ha sviluppato in proprio tutto il meccanismo; il prossimo mese il servizio sarà proposto a un numero ristretto di utenti che avranno modo di provarlo in beta; successivamente, entro gennaio, seguirà la presentazione pubblica.

macpaw

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