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W3C, verso la standardizzazione della funzione ”Do not track”.

Il World Wide Web Consortium (W3C), l’organismo che si occupa degli standard del web, ha presentato oggi la prima bozza delle specifiche Do No Track, funzione nata da un progetto di Mozilla che segnala ai siti web la volontà di non essere tracciati dai servizi pubblicitari che propongono inserzioni secondo il comportamento individuale. Molti siti raccolgono dati sulla navigazione per poi venderli a inserzionisti; se questo comportamento non è di nostro gradimento, i browser che supportano questa funzione possono segnalare ai vari siti che si vuole evitare la registrazione di questo tipo d’informazioni, mantenendo le proprie abitudini di navigazione una questione privata. Tra i più restii inizialmente ad adottare la funzione Google e Opera, comprensibilmente poiché molti dei proventi di queste aziende derivano dalla pubblicità. La versione finale delle specifiche dovrebbe essere pronta entro la metà del prossimo anno. Non si tratta di un lavoro semplice poiché molte nazioni adottano normative disomogenee, riguardo alla privacy e al “tracciamento” degli utenti sul web. Il lavoro prevede il coinvolgimento di varie aziende, comprese: Adobe, Apple, Facebook, Google, Microsoft, l’Electronic Frontier Foundation e la Stanford University. Ricordiamo che al momento il rispetto di questa preferenza è discrezionale: nessun sito web è tenuto obbligatoriamente a onorarla.

[A cura di Mauro Notarianni]

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