Intel da sempre punta sulla velocità in MegaHertz per cercare di vendere i suoi processori e sforna ormai in continuazione processori sempre più alti in termini di clock anche se non sempre realmente più veloci di quelli che li hanno preceduti. Una strategia che focalizzando l’attenzione solo su uno degli aspetti che rendono “rapido” un computer, sta pagando in termini di diffusione.
Ma questa tecnica potrebbe tra breve diventare obsoleta e anche controproducente, rivoltandosi contro i suoi stessi “creatori”
La data cruciale per verificare la tenuta della strategia del “clock”, sarà il prossimo anno, pe la precisione il momento del lancio del processore per computer portatili Banias.
Il chip, studiato in Israele e fondato su tecnologia differente da quella dei Pentium, si contraddistinguerà per bassissimi consumi ed efficienza nel calcolo. Consumerà infatti circa il 25% in meno di un Pentium 4-M e sarà capace di spegnere intere sezioni di calcolo per risparmiare corrente. Ma parallelamente, proprio per risparmiare energia, Banias avrà anche una velocità di clock più bassa seppure con maggiore efficienza.
Secondo alcune fonti i primi esemplari potrebbero partire da 1.3 GHz e toccare al massimo gli 1.6 GHz, ben distante dai 2.2 GHz dei Pentium 4 di oggi e anni luce dai probabili 3 e oltre GHz che i processori desktop di Intel raggiungeranno il prossimo anno.
“Dovranno puntare su altri aspetti che non su quello della velocità nominale”, ha detto a C/Net Kevin Krewell, di Microprocessor Report. “Le prestazioni del processore saranno alte – ha aggiunto Dean McCarron, di Mercuri Research – ma non potranno venderlo usando i Megahertz”.
La “trappola” preparata da Intel e in cui è caduta AMD che nel corso degli ultimi mesi, pur con processori più efficienti ma nominalmente meno veloci dei Pentium, si spalancherà sotto i piedi dei suoi creatori?
Non resta che attendere il prossimo anno per capirlo.
Intanto noi ci limitiamo a notare come Intel si trovata ad affrontare la stessa sfida, per ora perdendola, quando ha lanciato sul i chip a 64 bit Itanium, destinati al mercato professionale. Potenti, efficienti e molto più costosi dei Pentium, ma anche nominalmente molto meno veloci, giacciono mestamente in una nicchia del mercato, superati anche nel campo dei server da processori molto meno potenti ma che portano stampigliati roboanti velocità in Megahertz