Microsoft modifica alcune parti del codice di Internet Explorer e non per migliorarne le funzionalità ma per piegarsi ad una sentenza di tribunale. L’annuncio, che rappresenta un piccolo smacco per la società di Redmond, è giunto ieri quando è stata la stessa società di Bill Gates a confermare che la sentenza è stata recepita e che le modifiche, “di piccola entità “, arriveranno all’inizio del 2004.
La vicenda ha tratto le mosse da una causa intentata da Eolas Technologies, una società software secondo la quale Microsoft avrebbe usato illegalmente una particolare tecnologia utilizzata da IE per invocare e integrare alcuni programmi interattivi. La tecnologia, frutto dello studio dell’università della California, è stata concessa in licenza esclusiva ad Eolas.
Un tribunale ha ritenuto che la ragione stesse dalla parte di Eolas e non solo ha ordinato a Microsoft di modificare Internet Explorer ma anche di pagare 520,6 milioni di dollari di danni.
Le modifiche, viene comunicato agli sviluppatori, influenzeranno la maniera con cui il navigatore si integra con Flash, QuickTime, RealOne, Acrobat Reader, Java Virtual Machine e Media Player ma non dovrebbe interessare la versione per Mac.