Il Mac mini apporterà un significativo contributo al bilancio di Apple e potrebbe incrementare le quote di mercato di Cupertino. Questo il parere di Banc of America Security elaborato sulla scorta di una serie di indagini di mercato che riguardano il trimestre in corso.
Secondo la società di consulenze finanziarie il piccolo computer presentato a San Francisco non solo sarà uno strumento importante per aumentare la percentuale di installato, ma è anche in grado di incidere sui profitti anche per il fatto che sarà messo in vendita su canali di terze parti, il che non richieste significativi investimenti per dar visibilità al prodotto e spingerne la vendita.
Oltre a Banc of America Security anche CSFB – Credit Suisse First Boston ha rilevato una crescita delle vendite di prodotti Mac indagando le consegne dei fornitori taiwanese di Apple.
Secondo le rilevazioni per il secondo trimestre finanziario i Mac mini consegnati, invece che 100.000, saranno 150.000 e il totale dei Mac aumenterà del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Se non si calcolano i Mac mini la crescita si assesta al 15% sempre per il medesimo periodo di riferimento questo mentre il settore dei computer cresce invece solo del 10% secondo gli analisti.
Anche gli iPod shuffle venduti da Apple saranno molti di più dle previsto: 1 milione e mezzo di pezzi nel trimestre invece di 500.000. Gli iPod con hard disk saranno 4,2 milioni dopo che Apple si è assicurata la fornitura adeguata, per soddisfare soprattutto le richieste internazionali. “L’iPod mini da 6 GB dovrebbe continuare a sostenere la leadership di Apple nel settore, grazie all’integrazione con iTunes Music Store” è una delle analisi di CSFB.
CSFB pensa che Apple possa ricavare 25 centesimi per azione di guadagno ed entrate di 3,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto a 20 centesimi per azione e 2,9 miliardi di dollari di entrate.
Convergono i questa direzione anche le opioni di Piper Jaffray secondo cui Apple è nella posizione di conquistare quote di mercato. A favorirla é “la continua innovazione che la porta a rilasciare prodotti funzionali ad un prezzo di vendita realistico. A breve termine (ovvero entro l’anno fiscale 2006) Apple potrebbe avere il 2,3% del mercato contro il 2% del 2004.
Queste opinioni sembrano concordare con alcuni segnali che giungono dalla rete che, anche se solo in chiave anedottica, paiono indicare una certa forza trainante in chiave “switch” di Mac mini. Ad esempio i lettori del sito britannico PC Adivisor dotati di un computer Windows indotti a passare a Mac dal lancio di Mac mini sarebbero il 15,7%.