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Schiller: Mac OS X 10.2 ha un prezzo equo

Un’intervista con Phill Schiller e pubblicata oggi dall’edizione on line di Business Week presenta il punto di vista diretto di Apple su alcune questioni portate all’attenzione dei siti Internet e dei Media nel corso delle ultime settimane.

Al centro del botta e risposta tra il giornale e il responsabile mondiale del marketing, soprattutto, le politiche recenti nel campo della commercializzazione di alcuni prodotti e specificatamente i costi applicati a Mac OS X per l’upgrading a Jaguar

“Pensiamo che applicare un costo per un aggiornamento – dice Schiller – a distanza di un anno e mezzo dal rilascio della prima versione sia un’opzione davvero ragionevole. Significa ottimizzare in maniera sostanziale l’investimento fatto”. Per quanto riguarda il prezzo Schiller lo trova “equo per un update che contiene 150 novità . 129 dollari é un prezzo comune per un aggiornamento a pagamento”

Schiller respinge poi le accuse rivolte ad Apple da alcune terze parti di distribuire gratuitamente prodotti che esse vendono e di rovinare, quindi, il loro mercato. “Se si parla di Mailsmith o di Watson (un clone di Sherlock più evoluto) devo dire che Apple produceva qualche cosa di simile da ben prima di Bare Bones e Karelia. Apple da sempre è stato uno sviluppatore software, dai tempi di MacPaint, E-Mailer e FileMaker. In Mac OS X ci sono 3500 applicazioni compatibili e noi ne facciamo solo 10. Non stiamo calpestando i piedi a molte persone…”

Non manca neppure un cenno alla campagna Switch, che secondo qualcuno sta facendo cilecca. “Non capisco – dice Schiller – come si possa fare un’affermazione di questo tipo. Chi dice queste cose non ha avuto dati da noi e noi riscontriamo invece attenzione per il messaggio pubblicitario. C’è gente che ci scrive, migliaia di persone ci hanno mandato le loro storie. L’efficacia della pubblicità  la possiamo anche misurare sulle viste presso il nostro sito. Dal momento del lancio abbiamo sommato 1,7 milioni di utenti, di questi più di un milione era gente che usava Windows. E in ogni caso – dice ancora Schiller – iniziative come quella i Switch non si possono misurare in efficacia in poche settimane”

Il lancio di iPod per Windows viene invece visto come una opportunità  di incrementare il business Mac. “Quando la gente che usa Win – dice Schiller – vedrà  di che cosa siamo stati capaci con iPod, la prossima volta potrebbero considerare di acquistare un Mac perchè hanno avuto una buona esperienza con iPod”

Infine la stoccata a Microsoft: “Dicono che la diffusione di Mac OS X non è al pari con le loro aspettative? Noi siamo al 10% della base di installato, molti non usano Mac OS X perchè hanno macchine vecchie; il nostro obbiettivo è di arrivare al 20% entro la fine dell’anno. Si tratta di un tasso di adozione fenomenale. Nessuno nell’industria informatica ha saputo fare altrettanto”. E per quanto riguarda le scarse vendite di Office il parere è lo stesso di qualche giorno fa: diminuiscano il prezzo e ne venderanno di più: “In un momento di crisi come l’attuale – chiude Schiller – in cui il prezzo dell’hardware è in continua discesa, se si spendono 1000 o 1500$ per un computer non si vuole spenderne 500$ per comprare un software. Questa è la sfida che devono vincere”

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