Mercoledì 6 agosto il CEO di Apple, Tim Cook, ha consegnato un regalo al Presidente Donald Trump, un dono per celebrare l’annuncio dell‘Apple American Manufacturing Program, un investimento massiccio per gli stati Uniti: 600 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, segnando un aumento di 100 miliardi rispetto ai piani precedenti.
Il dono consiste un frammento di vetro sul quale è riportato il logo Apple ricavato al centro, la firma di Tim Cook e la dicitura “Made in USA 2025”. L’oggetto poggia su una base di oro in 24 carati, è stato ideato da un ex caporale della Marina statunitense che ora lavora per Apple.
Il CEO della Mela ha spiegato che si tratta di un oggetto “unico”. Il vetro in questione arriva dalla Corning, l’impresa americana produttrice di vetro, ceramiche e materiali simili, azienda sulla quale Apple ha recentemente ancora una volta investito.
Tim Cook of Apple, presents a gold gift to Donald Trump and announces a $100 billion investment in US.pic.twitter.com/u0Dpxk6XmF
— Aryan (@chinchat09) August 7, 2025
Effetto dazi per Apple
Apple ha preparato la sua contromisura per i dazi: come accenanto è stato raggiunto un accordo con il presidente Trump per aumentare gli investimenti previsti negli Stati Uniti: altri 100 miliardi dopo i 500 miliardi già previsti, per arrivare a 600 miliardi di dollari in quattro anni, con particolare attenzione alla produzione di componenti essenziali.
In questo modo l’azienda di Cupertino punta ad evitare i dazi sull’iPhone. “Il programma economico America First del presidente Trump garantisce migliaia di miliardi di dollari di investimenti a sostegno di posti di lavoro americani e delle imprese americane”, si legge in una dichiarazione del portavoce della Casa Bianca, un comunicato ottenuto in anticipo da Bloomberg. E ancora: “L’annuncio odierno di Apple è un’altra vittoria per la nostra industria manifatturiera che aiuterà contemporaneamente a delocalizzare la produzione di componenti critici per proteggere la sicurezza economica e nazionale dell’America”.
Il piano della multinazionale di Cupertino dovrebbe prevedere la produzione di server e altri dispositivi negli Stati Uniti; la somma dovrebbe servire anche a finanziare un centro di formazione di operai specializzati.
Ricordiamo che a febbraio di quest’anno Apple ha annunciato un investimento di oltre 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni. Non è stato indicato in dettaglio a cosa serviranno specificamente i 100 miliardi in più ma si tratta probabilmente di un “contentino” per Donald Trump: quest’ultimo ha minacciato di imporre dazi del 25% se Apple non trasferirà la produzione di iPhone su territorio americano.
Dazi amari per Apple
Durante la presentazione dei dati finanziari del Q3 2025 è emerso che i dazi di Trump sono costati finora 800 milioni di dollari a Apple; secondo le stime comunicate dal CEO Tim Cook, la cifra potrebbe salire ulteriormente nei tre mesi successivi.
.@Apple CEO @tim_cook: "Mr. President, thank you very much for having me here today. You've been a great advocate for American innovation and manufacturing. I'm grateful for your leadership and your commitment." pic.twitter.com/0KH3kuJ5p1
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) August 6, 2025
Da qualche tempo i rapporti tra Cook e Trump sembrano freddi: Apple si trova ad affrontare dazi punitivi e tensioni politiche, in un momento nel quale lotta su più fronti tecnologici, legali e commerciali, con il rischio di perdere terreno globale.












