Mettiamo che vogliate cliccare il sito www.apple.com/macintosh. Non compare niente. O meglio, compare la pagina jolly “Cercavi qualcosa?”, perché la parola Macintosh è stata bandita da lungo tempo nel sito di Apple.
Poco male, direte voi, che siete appassionati della casa con la Mela da una vita. Avevate un Macintosh prima e adesso avete un Mac, un iMac, un Mac mini, o quel che è. Eppure, forse non è proprio un bene.
Non si tratta di fare come le case automobilistiche, che mantengono gli stessi nomi per decenni (l’ultimo caso eclatante è il ritorno della Croma a Torino), piuttosto di riconoscibilità con il nuovo pubblico degli switcher: loro avevano sentito parlare di “Macintosh” e adesso, forse, trovarli non farebbe loro male.
Questo in sintesi (a parte il riferimento alla Croma, per loro fortuna) il ragionamento di Giles Turnbull sulle pagine del sito di O’Reilly, che insieme a Jonathan Sanderson ha capito una cosa: Apple = Macintosh. Aridatece er Macintosh! O almeno, reindirizzate chi dovesse cercare “Macintosh” verso le pagine con i nuovi prodotti…