Apple potrebbre presto applicare un rincaro dei prezzi delle singole canzoni vendute su iTunes Music Store. La tesi è sostenuta in un articolo dal New York Post
Secondo il tabloid, noto per il giornalismo aggressivo e a volte improntato allo scandalismo e non sempre attento alle fonti, l’aumento dei costi delle canzoni singole sarebbe reso possibile da un accordo raggiunto da Cupertino con le case discografiche e dal quale è già disceso un aumeno di alcuni album e la riduzione del numero di masterizzazioni delle playlist. Un terzo risvolto dell nuovo contratto di licenza firmato al termine del primo anno di esercizio dello store, riguarderebbe proprio la possibilità per le case discografiche di incrementare il costo delle singole canzoni fino ad 1.25$.
Apple, sostiene il giornale che cita fonti anonime, non avrebbe opposto grande resistenza valutando che l’incremento del costo delle singole canzoni potrebbe produrre un tangibile beneficio economico anche per il suo fatturato senza ridurre troppo incidere sul numero delle canzoni scaricate.
Apple, sempre stando al NY Post sarebbe stata però recisamente contraria alla prospettiva di impedire per alcune canzoni il download dei singoli brani sostenuta, in particolare, da EMI.
A titolo d’informazione segnaliamo che le voci riportate dal NY Post sono in aperto e palese contrasto con quanto sostenuto da Jobs nel corso della conferenza di dieci giorni fa convocata in occasione del primo anno di vita di iTunes Music Store. Allora il CEO aveva detto testualmente rispondendo a Steve Levy di Newsweek: «Il prezzo delle canzoni del negozio iTunes resterà a 99 centesimi per canzone perchè pensiamo che questo sia quello che vogliono i clienti. Il prezzo resterà questo e ogni indiscrezione che dice il contrario è semplicemente falsa»