Redmond ha confermato ieri di avere acquistato buona parte delle tecnologie della società da sempre molto vicina la mondo Mac per il quale produce un pacchetto di grande diffusione come VirtualPC.
Proprio VirtualPC è tra i prodotti rilevati da Microsoft. Con l’emulatore di PC la società di Bill Gates “porta a casa” anche un buon numero di dipendenti (tutti quelli che operavano nello sviluppo di Virtual PC oltre ad un non precisato gruppo di altri ingegneri ed esperti di marketing) e un prodotto non ancora annunciato che ha a che fare con la virtualizzazione dei server, ovvero la suddivisione di server in differenti macchine virtuali che fanno girare differenti sistemi operativi contemporaneamente.
Connectix, come spiegato ieri da Kurt Schmucher, vicepresidente dei prodotti Mac della società , non smette di esistere visto che le restano altri prodotti che continueranno ad essere supportati, ma il suo destino appare sospeso ad un filo. Virtual PC rappresenta la gran parte del business di Connectix ed appare difficile che si possa costruire un modello economico efficiente intorno ad utilità interessanti ma poco redditizie come RamDoubler.
Schumucher (che passerà a Microsoft) non a caso sottolinea che Connectix per sei mesi si limiterà ad ottimizzare il trasferimento delle sue tecnologie a Microsoft senza studiare nuovi prodotti o fare investimenti. Solo successivamente verrà presa una decisione su che cosa accadrà della parte restante degli assetti societari.
Ma quello che, al momento, interessa di più agli utenti Mac è che cosa accadrà di VirtualPC, una pietra d’angolo nel mondo del software per Macintosh. Il sospetto immediato al diffondersi della notizia è stato che Microsoft più che acquistare VPC avesse semplicemente deciso di “uccidere” l’emulatore per mettere in difficoltà Apple. L’ipotesi è stata seccamente smentita dalla stessa Microsoft che ha sottolineato con forza che VirtualPC è stato acquistato per la sua qualità e per i suoi volumi di vendita e che come tale continuerà ad essere venduto ed implementato.
“L’acquisto di VPC – ha detto Tim McDonough, responsabile marketing della divisione Mac di Microsoft – è il segno della nostra dedizione alla piattaforma. Allarghiamo la nostra offerta. Si tratta di un prodotto che continueremo a vendere e a implementare. La nostra strategia è sempre stata quella di aiutare il mondo Mac a dialogare con quello Windows e l’acquisto di VirtualPC rientra alla perfezione in questa strategia”. McDonough si è poi addirittura spinto oltre, ad affermare che il traguardo finale è la piena compatibilità tra applicazioni Windows e Mac OS X. “Non c’è nulla di più stimolante per l’unità Mac di Microsoft che pensare che portare tutti i programmi Windows su Mac. Pensiamo che ci sia un grande futuro per Virtual PC”
Oltre a Microsoft anche Apple ha parlatom dell’acquisizione plaudendo alla scelta di Redmond. “L’acquisto di VirtualPC – ha detto il responsabile delle relazioni con gli sviluppatori Ron Okamoto – è un segnale che Microsoft ha interesse per la nostra piattaforma. Per anni VirtuaPC ha aiutato chi vuole un Mac ma ha esigenza anche di fare girare applicazioni PC. Siamo lieti di vedere VirtualPC in così buone mani”
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