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Mozilla lavora su Scout, un browser che si controlla con la voce

Mozilla, l’organizzazione senza fini di lucro alla base di Firefox e altri prodotti, sta lavorando su un browser denominato Scout e che avrà la peculiarità di poter essere controllato interamente con la voce anziché tastiera, mouse o touch-screen.

Dell’esistenza del progetto si è parlato in un incontro a San Francisco. “Con Scout.app” si legge negli appuntamenti in scaletta, “cominciano a esplorare il browsing e il consumo dei contenuti con la voce”. “In questa conferenza parleremo di architettura e componenti chiave necessari per una piattaforma voce, le capacità richieste a questi componenti e le sfide di lavorare con limitazioni e vincoli delle piattaforme esistenti”.

I dispositivi controllabili con la voce sono sempre più numerosi e tecnologie di intelligenza artificiale rendono possibile interazioni inimmaginabili fino a pochi anni addietro. La possibilità di usare un browser con la voce, è una novità che potrebbe permettere a Mozilla di competere su un terreno del tutto nuovo con Chrome ma è interessante anche per le persone con problemi alla vista che attualmente devono sfruttare i lettori di schermo. Pensante alla possibilità di dettare un comando del tipo: “Leggimi gli ultimi articoli di politica internazionale”.

Incontro Mozilla

Una delle missioni da sempre dichiarate da Mozilla, è assicurarci che Internet rimanga “una risorsa pubblica, aperta e accessibile a tutti”. Il progetto Scout è ancora nelle fasi preliminari e a C-Net l’organizzazione ha spiegato che dettagli saranno resi noti non appena vi saranno ulteriori sviluppi. La presentazione di Scout è stata curata da Tamara Hills, programmatrice che ha sviluppato software per dispositivi connessi agli elettrodomestici.

Un browser controllabile con la voce potrebbe stuzzicare anche l’interesse di Apple da sempre molto attenta all’accessibilità. Da sempre sia in iOS, sia in macOS sono presenti specifiche tecnologie assistite. macOS integra ad esempio un evoluto lettore di schermo; VoiceOver dice esattamente ciò che avviene sul Mac e permette di interagire liberamente usando gesti, una tastiera o uno schermo braille. Altre funzioni utili in quest’ambito sono quelle per la dettatura (per scrivere dettando direttamente al microfono), funzioni per modificare il contrasto sullo schermo, per cambiare le dimensioni del puntatore, per attivare interruttori per l’accessibilità pensati per gli utenti con significative disabilità fisiche e motorie. Altre funzioni ancora permettono di attivare “Tasti lenti” (modifica la sensibilità della tastiera in modo che accetti solo gli input voluti dall’utente), “Tasti singoli” (permette di premere in sequenza, invece che simultaneamente, i tasti dei comandi da tastiera), attivare i tasti mouse (per controllare il puntatore utilizzando il tastierino numerico) e molto altro.

A questo indirizzo trovate una nostra intervista con i fondatori del gruppo NVApple.it, un progetto italiano che nasce da un connubio di esperienze, passioni e competenze legate all’uso dei prodotti di Cupertino che prevedono di serie tecnologie assistive onboard.

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