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Apple non fa sconti a nessuno: ecco la strategia dei prezzi

La politica che sottende la catena di distribuzione dei prodotti Apple è caratterizzata da un forte controllo che consente all’azienda di livellare i prezzi dei propri prodotti praticamente ovunque, grazie soprattutto della popolarità del suo brand e di una strategia mirata a massimizzare i profitti ove possibile.

E’ Macworld a spiegare in dettaglio per quale motivo gli sconti sui prodotti Apple sono molto rari e spesso praticamente irrisori se confrontati alle medie del mercato di riferimento. Mentre le aziende solitamente vendono i prodotti ai rivenditori con un cospicuo sconto, fra il 30 e il 50, rispetto al quello che sarà invece il prezzo al pubblico, gli sconti di Apple per i rivenditori sono molto più ridotti, pari a pochi punti percentuali in meno rispetto al prezzo di listino, cui verranno venduti agli utenti. Questa strategia impedisce a rivenditori di praticare sconti forsennati in quanto contro producenti per la loro risicata marginalità.

Apple contribuisce ad incentivare le vendite con una commissione economica, ma solo nel caso in cui il rivenditore accetti di vendere il prodotto ad un prezzo minimo indicato da Cupertino, pratica che impedisce alla maggior parte dei rivenditori di optare per una strategia di vendite in perdita, spesso utilizzata soprattutto dalle grandi catene di distribuzione che possono permettersi di rinunciare alle marginalità meno sostanziose per spingere altri prodotti, come ad esempio gli accessori.

Questa due leve sono sostenibili principalmente grazie alla popolarità e al successo del brand della Mela, che negli ultimi anni ha in pochissime occasione ricorso agli sconti o all’abbassamento dei prezzi per riuscire ad ottenere un aumento di vendite. La strategia è utile anche ad impedire che alcuni distributori della Mela diventino così potenti e importanti da poter imporre specifiche condizioni di acquisto a Cupertino – quello che succede ad esempio per alcuni editori con Amazon – per mantenere il controllo sulla sua catena di vendita diretta.

Inoltre la metodologia di vendita di Apple mette sullo stesso piano tutte le tipologie di rivenditori: dalla grande catena di distribuzione al più piccolo Apple Reseller, dall’Apple Store al megastore online, la competizione viene giocata sullo stesso prezzo.

Dal punto di vista del consumatore la conseguenza è duplice: da una parte il valore dei dispositivi della Mela mantengono un valore elevato anche nel mercato dell’usato, molto maggiore rispetto a dispositivi dello stessa fascia; dall’altro risulta praticamente impossibile rintracciare sconti realmente vantaggiosi per il nuovo, anche nel caso in cui si tratti di prodotti non più di ultima generazione.

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