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Microsoft e i provider telefonici: scontro in vista?

Le attività  dei fornitori di connessione cellulare sono sempre più rivolte all’offerta di servizi: informazioni, immagini, notizie, messaggistica, tutta una serie di contenuti da veicolare tra gli utenti e verso gli utenti che vanno ormai al di là  della semplice interoperabilità  vocale tra un apparecchio e l’altro.
Nel nostro paese come nel resto dell’Europa e del mondo assistiamo all’integrazione dei portali di informazione e dei provider “terrestri” in conglomerati multimediali che puntano a fornire all’utente ogni sorta di accesso digitale ai media.

Ma ecco che sul mercato arriva Microsoft, proponendo una piattaforma derivante dai suoi pocketPC in grado, bene o male, di portare l’esperienza del palmare, dell’integrazione con le sue applicazioni, anche in ambito telefonico.
Alcuni operatori, attratti dalla possibilità  di collaborare con il gigante di Redmond che vanta diversi primati tecnologici e dispone di una enorme macchina da guerra per il marketing, stringono alleanza con l’Impero delle Finestre e attraverso costruttori come Sendo cercano di far diventare realtà  il progetto del Pocket Phone.

Ma all’orizzonte si profila un grande/piccolo problema: chi fornirà  i contenuti?
Microsoft infatti, grazie ad MSN e alla possibilita’ di inserire una “porta di ingresso” sul suo browser per computer Explorer installato di serie su milioni di macchine (anche Mac) può attrarre al suo sito di contenuti e servizi una grande quantità  di utenti, molti di più di quelli che possono aspirare a catturare gli utenti delle compagnie telefoniche.
Immaginatevi ora lo stesso meccanismo applicato ad un telefono cellulare basato su PocketPhone e magari non fornito direttamente dal provider: la pagina di apertura della connessione al web potrebbe essere sicuramente quella di un “MSN Pocket” con servizi in aperta concorrenza con quella dei fornitori del servizio di connessione.

L’effetto è presto detto: con la potenza che deriva dalle sue efficienti capacità  di commercializzazione e con la disponibilità  finanziarie pressochè illimitate, Microsoft/MSN sarebbe in grado di diventare oltre che il primo portale per l’accesso dal desktop anche il primo per l’accesso dal cellulare/palmare.

Ovviamente lo scenario che si prospetta è allarmante, non tanto per l’ignaro consumatore abbagliato dalla promessa di integrazione totale e ignaro della battaglia che si sta combattendo in questo campo, quanto per i singoli operatori di telefonia costretti a combattere per fornire servizi peculiari o in concorrenza con chi di fatto fornisce loro il sistema operativo e le specifiche costruttive dello strumento fisico di comunicazione.

La mossa di Sendo allora si inquadra in un’altra prospettiva: quanto tempo passerà  prima che gli operatori che commissionano apparecchi telefonici con servizi multimediali si rendano conto della possibilità  di essere battuti nella fornitura di valore aggiunto dall’azienda a cui si legano per la produzione dell'”apparecchio cellulare”?
La piattaforma Nokia/Symbian non risponde forse meglio a questo genere di esigenza, all’indipendenza che deriva dal legarsi ad un produttore che non ha interessi ulteriori oltre a quello di fornire hardware ed una limitata serie di servizi tecnici?

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