Windows 8 potrebbe essere il primo sistema operativo di Microsoft a subire seriamente le ammaccature di una corsa contro tablet e smartphone che si fa più concitata e pericolosa per Redmond. Questo, almeno, è quel che si intuisce dalle statistiche di Netapplications, una realtà americana che misura l’audience di sistemi operativi e browser utilizzando un campione selezionato di siti. Sono i numeri rilevati a fine gennaio a dover far alzare le antenne a Redmond.
Secondo Netapplications, i dati dicono che Windows 8 a tre mesi dal rilascio non è stato in grado neppure lontanamente di pareggiare le percentuali che aveva raggiunto Windows 7 (8,2%) neppure sommando le versione touch e RT. Il suo 2,6% è persino ben distante dal 3,3% conquistati dal dimenticato Vista, una versione tanto scarsa al punto che persino Microsoft ha smesso di citarla nelle sue comunicazioni a distanza di pochissimo tempo dal rilascio. Ad aggiungere preoccupazione per Microsoft dovrebbe esserci anche il trend; secondo Netapplications, il trend di crescita mese su mese è andato rallentando, anche se non si è fermato in gennaio.
Le ragioni di quanto sta accadendo potrebbero essere le più diverse; da una parte potrebbe essere la qualità di Windows 7 che è stato sicuramente un prodotto riuscito al punto che chi si è comprato un computer con Windows 8 potrebbe avere esercitato il diritto di “downgrade” alla precedente versione.
Una seconda tesi abbastanza credibile è che Netapplications stia verificando nei suoi log un fenomeno ben noto: la cannibalizzazione del tempo su Internet attuata dai tablet ai danni dei PC tradizionali. Secondo alcune indagini, infatti, sia per la posta elettronica che per la navigazione, i tablet tendono ad essere usati di più dei laptop e dei desktop; poiché Netapplications misura i suoi dati utilizzando un campione di siti Internet, ecco spiegato perché la percentuale di utilizzo di Windows 8 resta così bassa.
Ma l’ipotesi più probabile è che il mondo dei tablet e degli smartphone stia sottraendo quote di mercato ai PC tradizionali. Questo fenomeno è generalizzato e non è più localizzato al mondo consumer; in passato un’azienda quando acquistava un PC desktop o un laptop, puntava solo ad un computer Windows, ora tende a tenere in considerazione anche altri dispositivi. Non pare un caso che Netapplications nel corso delle ultime settimane abbia verificato un inusuale fenomeno; la crescita di quote di mercato internamento al mondo Windows della versione XP. Anche se lo scostamento è di decimali, potrebbe essere la conferma che le aziende che ancora usano la vetusta versione del sistema operativo di Redmond lasciano in funzione le macchine che la utilizzano, ma quando si tratta di comprarne una nuova non comprano sempre un PC con Windows e soprattutto non sempre comprano un PC.
