E’ stato un venerdì di fuoco per il titolo AAPL. Le azioni di Cupertino, sottoposte ad una vera e propria raffica d’acquisti (27,5 milioni, il cinque volte la media giornaliera del trimestre, il massimo degli ultimi nove mesi), sono balzate alla quota record di 27,49 dollari, soglia nonn più vista dal giorno del grande crollo del settembre del 2000, quando i titoli di Cupertino persero in un giorno il 50% del loro valore. Fine giornata AAPL ha chiuso a quota 25,16, in aumento del 5% rispetto al giorno precedente, il massimo dal 16 maggio del 2002. Dall’inizio dell’anno AAPL è crescita già del 25%.
La spettacolare performance sarebbe dovuta a due fattori convergenti: il successo dell’iPod mini, che ha spinto alcuni analisti a stimare in 1 miliardo di dollari il fatturato che l’intera gamma dei player porterà nelle tasche della società , e le voci di un interesse di Sony per l’acquisto di Apple, voci a loro volta stimolate dal successo di Cupertino nel campo dei media digitali.
La voce su Sony, che non è certo una novità visto che è in circolazione da una decina d’anni, è stata subito bollata come ‘priva di senso’ e come ‘un’idea che farebbe la sfortuna commerciale di tutte e due le realtà coinvolte’ da diversi osservatori. ‘A mio giudizio ‘ ha detto l’analista Tim Bajarin di Creative Strategies, intervistato da Reuters ‘ Jobs ha esattamente il polso del mercato consumer e sa come perseguire le strategie giuste con il marchio Apple. L’ultima cosa che vorrebbe, credo, è mescolare le sue sorti con quelle di Sony di cui Apple è diametralmente l’opposto dal punto di vista del modello d’affari’.