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AAPL, prudenza dai mercati

Gli investitori sembrano avere accolto con prudenza il bilancio trimestrale di Apple. A testimoniarlo le contrattazioni nel corso della notte quanto, a mercati chiusi, il titolo di Cupertino ha perso terreno rispetto al valore fissato a Wall Street.

I dati forniti da alcune società  che si occupano di rilevare il valore “after bell” segnalano un calo di circa l’1% rispetto a quello ufficiale. Poiché nel corso della giornata di ieri AAPL era già  scesa (influenzata anche dal clima negativo sui tecnologici del NASDAQ) del 3,80% se ne deve dedurre che l’impressione suscitata del bilancio, a prima vista molto positivo, non è stata sufficiente a risollevare gli umori.

Difficile dire a botta calda quali siano gli elementi che suscitano cautela. Tra le prime voci raccolte nel corso della notte diverse però puntano a due fattori: il timore che a lungo termine il lancio di nuovi prodotti consumer a costo più basso possa sì incrementare la base di installato ma diminuire i profitti e l’eccessiva dipendenza da iPod, ormai vicino alla saturazione, almeno sul mercato americano. Cenni a questi elementi di preoccupazione sono apparsi anche durante la conferenza dei risultati fiscali accanto ad indizi sparsi nei numeri del bilancio.

D’altra parte la stessa Apple ad inizio del trimestre aveva detto esplicitamente, con il chiaro intento di raffreddare un po’ gli animi, che l’attuale trend di incremento di fatturato e profitti non può continuare senza fine con questi ritmi. In secondo luogo sempre Cupertino aveva ammesso che il rilascio di prodotti a basso margine e basso costo rendeva difficile fare previsioni sul futuro a lungo termine del bilancio.

Per questo nonostante Oppenheimer abbia lanciato numeri interessanti sul trimestre in corso (3,25 miliardi di dollari di fatturato e 28 centesimi per azione sono le previsioni), è possibile che molti investitori e analisti attendano dati più sicuri per tornare ad avere lo stesso ottimismo che hanno avuto nei mesi scorsi su AAPL. Questi dati potrebbero giungere più avanti quando, alla fine dell’estate, Apple prevede di rilasciare previsioni a lungo termine, una volta assestatosi il fenomeno iPod e la svolta verso prodotti più popolari ma anche economici.

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