Dal 13 giugno entrano in vigore nuove regole stabilite dalla direttiva europea 2011/83, approvata lo scorso 26 marzo. L’obiettivo è delineare regole omogenee per tutti i Paesi comunitari, offrendo maggiori garanzie per tutti i contratti a distanza che abbiano un controvalore superiore ai 50 euro.
A partire dal 13 giugno (data di entrata in vigore della maggior parte delle nuove disposizioni contenute nel decreto legislativo) sono previste maggiori informazioni precontrattuali per i consumatori, in particolare, nei contratti a distanza e negoziati al di fuori dai locali commerciali.
Tra le principali novità, il diritto di ripensamento che il consumatore può esercitare entro un termine più ampio dagli attuali 10 giorni a 14 giorni.
Nel caso in cui poi il consumatore non sia stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il recesso viene esteso dagli attuali 60 e 90 giorni – rispettivamente dalla conclusione del contratto o dalla consegna del bene – a ben dodici mesi. In caso di recesso, il venditore ha meno giorni (dagli attuali 30 a 14 giorni) per restituire le somme versate dal consumatore. Quest’ultimo disporrà di più tempo – 14 giorni invece che 10 – per restituire il bene.
Altra importante novità riguarda il divieto di applicare al consumatore aumenti di costi per acquisti effettuati con carte di credito o bancomat; analogo divieto è previsto per la tariffa telefonica su linee dedicate e messe a disposizione del consumatore da parte del venditore, in caso di vendite dirette o a distanza.
Sarà l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) a vigilare sull’applicazione delle norme in questione e a sanzionare le eventuali pratiche commerciali scorrette. I maggiori poteri dell’AGCM in materia di pratiche commerciali sono in vigore già dal 26 marzo.