Il mondo della moda piange Issey Miyake, lo stilista che viene ricordato tra le nostre pagine per aver disegnato il celebre dolcevita nero preferito da Steve Jobs. E’ venuto a mancare la sera del 5 agosto, una data che possiamo considerare del tutto particolare se la si accosta al bombardamento di Hiroshima (erano circa le 8:15 del 6 agosto 1945) al quale lui, che all’epoca aveva 7 anni, miracolosamente sopravvisse, mentre la madre morì tre anni dopo a causa delle radiazioni.
La sua carriera come stilista per il suo Miyake Design Studio comincia nel 1970 in Giappone, dopo aver portato a termine gli studi prima alla Tama University of Fine Arts di Tokyo e poi alla Chambre Syndicale de la Couture Parisienne di Parigi, dove ha collaborato con Guy Laroche e Hubert de Givenchy. Il suo era uno stile in cui spiccavano la ricerca di nuovi materiali e tecnologie futuristiche dai colori cupi; e tra le numerose creazioni dall’artista nipponico c’è appunto il dolcevita di colore nero che Steve Jobs amava indossare.
2002: maestro della comunicazione: sulla copertina di Time il giorno prima del lancio di un prodotto.
2002: collaborazione sul palco.
2002: l’orgoglio dietro la lampada
2003: la comunicazione virale con la stralunata Ellen Feiss.
2003: il successo degli Apple Store
2003: l’idea di prospettiva
2003: stastistiche ma divertenti
2003: la divisa d’ordinanza nei keynote e nella vita
2003: Al massimo della forma.
2004: Steve non c’e’, ha appena saputo della sua patologia, Al suo posto l’alter ego Phil Schiller.
2005: Il ritorno e il dietro le quinte con Tim Cook, Schiller e Rubinstein
2005: Il team di Apple in giro per l’Expo in uno scatto rubato.
2006: l’annuncio che cambierà la storia dei Mac
2006: Jobs va incontro a Paul Otellini che fa la parodia di una pubblicità di Intel e della controparodia di Apple
2006: Apple meets Intel
2006: Amici di wafer
2006: Seduto al banco per il compito di ogni Keynote: provare direttamente i nuovi software
2006: Apple rispetta le scadenze e vuole fissarle da sola e per questo i MacWorld avranno vita breve.
2006: la magica frase alla fine delle grandi presentazioni.
2006: dietro le quinte c’e’ sempre la moglie che fa il tifo per Steve.
2007: una visione quasi mistica del logo con la mela morsicata
2007: l’interfaccia touch ad icone
2007: accogliamo l’amico [e prossimo concorrente]
2007: Google quando ancora non pensava ad Android
2007: il fedele collaboratore sempre reperibile in iChat: ma e’ pure il Vice Presidente per il Marketing
2007: i giornali ormai si leggono perlopiù online
2007: In attesa del prezzo tanto atteso
Ma la potenza dei nuovi Mac con Intel si vede anche sugli iMac
Alla scoperta dei nuovi MacBook professionali
2007: Un ritratto dopo la performance sul palco insieme a Greg.
2007: la sala vuota dopo la fine del Keynote.
2008: la silouette sempre più sottile di Jobs
2006: Trenta anni orsono in un garage…
2006: Job incontra di nuovo Otellini giù dal palco
2006: baci e abbracci con Al Gore in paziente attesa
2008: non solo canzoni, iTunes porta il cinema su Mac e iOS
2008: Pixar e Jobs: tanta strada insieme
2006: i negozi crescono e arrivano in Europa con il bellissimo Apple Store di Regent Street.
2006: quando le curve di crescita sono queste c’e’ di che essere orgogliosi
2006: numeri numeri numeri, abbiamo la ricetta per essere primi.
2008: quando c’e’ Steve i keynote hanno la coda lunga
2006: vi accogliamo a braccia aperte.
2006: primo piano sulla postazione demo con il computer di riserva. Nulla è lasciato al caso.
2007: rimbocchiamoci le maniche
2007: il matrimonio con Intel va a gonfie vele
2007: con due miliardi di canzoni acquistate su Internet abbiamo cambiato il volto della musica digitale
2007: il giocoliere dei dati di mercato
2007: It’s huge!
2007: nel 1984 l’innovazione fu il Mac
2007:nel 2001 fu iPod
2007: dal mouse alla rotella al touch
2007: il meglio delle caratteristiche di iPhone
2007: ma nel 2007 l’innovazione è uno smartphone e Jobs presenta l’oggetti che raduna iPod, navigatore, posta e telefono in un solo apparecchio
2007: a chi mai può piacere lavorare con un pennino?
2007: iPhone – Apple ha reinventato il telefono
2007: E’ fantastico: ve lo dimostro io
2008: Il successo di Mac OS X
2007:eccolo qua – ora sta a voi decretarne il successo.
2008: lasciatemi presentare uno dei miei cantanti preferiti!
2008: guardate quanto è sottile. @macitynet.it
2008: il sorriso di Steve tra la soddisfazione e la sofferenza
2008: That’s all folks!
Del co-fondatore di Apple era infatti celebre anche l’abbigliamento, completato da un paio di jeans Levis 501 e da scarpe da ginnastica New Balance 991 di colore bianco e grigio, uniforme questa che mantenne per anni sia per andare a lavorare che per presentare i prodotti della sua azienda.
Si è spento così pochi giorni fa il creatore di un pezzo della divisa di Jobs dopo una battaglia contro un carcinoma epatocellulare che lo ha strappato alle persone care all’età di 84 anni. Tra i vari premi ricevuti ricordiamo il prestigioso Compasso d’oro nel 2014 per aver creato le lampade IN-EI (in giapponese significa “ombra, ombreggiatura, sfumatura”) per l’azienda italiana Artemide, fondendo la sua creatività con l’analisi matematica per la creazione di un tessuto speciale capace di assumere e mantenere forme in 3D partendo da un singolo pezzo di tessuto.
La cosa che da sempre mi affascina di più è lo spazio tra un abito e il corpo, è l’utilizzo di un elemento bidimensionale per vestire una forma tridimensionale. Se guardiamo indietro, nella storia, notiamo che molte culture hanno iniziato a creare indumenti partendo da un solo pezzo di tessuto. Io volevo partire da un elemento altrettanto semplice ed esplorare le diverse possibilità, unendo artigianato, tecnologia e tessuti sempre nuovi.
La storia del perché Jobs indossava il maglione realizzato da Issey Miyake è nota ed è raccontata da lui stesso nella biografia scritta da Walter Isaacson: pensate che a un certo punto aveva persino valutato di impiegarla come uniforme per i dipendenti della Mela.
Ne trovate un ricco ricordo in un articolo che abbiamo pubblicato nel luglio del 2017, quando lo studio dello stilista rimise in vendita una variante dell’iconico dolcevita di Jobs, la cui produzione era stata interrotta nel 2011.