E’ sempre triste cercare le parole per descrivere la partenza di un amico, specialmente quando egli è stato compagno nel tempo libero e fedele assistente per anni di lavoro.
“Egli” e non “esso” perché, pur riferendoci ad un oggetto inanimato come può essere un computer portatile, talvolta in noi sorgeva il dubbio che una scintilla di soffio vitale ce l’avesse davvero. Un respiro come vivo, e non solo per il pulsare ritmico della lucina di stop, quando dormiva, ma per il suo modo di interpretare i nostri desideri al solo tocco delle nostre dita, a differenza delle altre anonime accozzaglie di plastica e metallo che, tra tutti i sentimenti umani, avevano scelto di incarnare solo la pigrizia, mostrando uno schermo blu con incomprensibili insulti in caratteri bianchi, quando non avevano voglia di lavorare.
Un’elegia scritta con gli occhi inumiditi, per la scoperta di un avvenimento inevitabile, ma che nell’intimo volevamo non accadesse mai: la dipartita del PowerBook G4 con schermo da 15″, dal negozio online dell’AppleStore.
Soppiantato da un cugino di nome simile e dal cuore diverso, sparisce dalla lista dei portatili Apple il modello “equilibrato” della gamma Aluminium. La metà , il giusto mezzo tra portabilità ed ingombri, il 15″ apprezzato da professionisti ed utilizzatori per le sue caratteristiche ineguagliabili.
Lunga è stata la sua storia, fino all’arrivo di uno stadio ultimale dell’evoluzione, in cui oltre a batterie maggiorate e schermi più luminosi non si poteva andare. Fu il primissimo portatile a sfoggiare soluzioni fantascientifiche applicate ad un oggetto reale, come il fascio di fibre ottiche sotto la tastiera, per trovare i tasti anche al buio.
Negli anni crebbe fino ad includere gli ultimi ritrovati della tecnologia: sensori di blocco anticaduta, Bluetooth 2 e trackpad con doppio scroll, il tutto racchiuso in un case-form unico e distinguibile ad una sola occhiata.
Sfortunatamente l’interno della macchina soffriva straziata da un disinteresse sempre crescente da parte del produttore dei PowerPC che lo equipaggiavano, non riuscendo più a tenere il passo con una concorrenza in crescita.
Il cambio di architettura hardware ne sancì la dismissione, anticipata dagli annunci a sorpresa di Steve Jobs, non più tardi di un mese fa. Dopo un breve periodo di sovrapposizione con il modello entrante dotato di Core Duo, oggi silenziosamente, il PowerBook G4 da 15″ passa nell’oblio dei calcolatori, senza neanche un ribasso di prezzo che ne presagisse l’uscita di scena.
Naturalmente i modelli in uso in tutto il mondo non hanno istantaneamente smesso di funzionare, ma siamo sicuri che un certo senso di amaro in bocca pervaderà i possessori di questo splendido computer, ormai ufficialmente costretti a considerarlo come storia.
Non è facile descrivere la mancanza di un amico. La si può solo avvertire. Il PowerBook G4 ci mancherà . Tanto.