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Alfa Romeo Milano avrà un nome non italiano

In una delle settimane più importanti per il futuro di Alfa Romeo, un ministro del governo italiano ha dichiarato che l’utilizzo del nome Milano, scelto dal marchio per chiamare la nuova compatta sportiva appena presentata, è vietato per legge.

Il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910. Non è la prima volta che Alfa Romeo chiede il parere del pubblico per scegliere il nome di una vettura. Successe già nel 1966 con la Spider 1600: in quel caso il nome scelto dal pubblico era stato Duetto.

Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo ha riferito che cambiarà il nome da Milano in Alfa Romeo Junior, “nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione”.

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“La scelta del nuovo nome Alfa Romeo Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico”, ha dichiarato Jean-Philippe Imparato – CEO Alfa Romeo, spiegando di voler “dare priorità al prodotto e ai clienti”.

“Cogliamo favorevolmente la decisione presa dall’azienda di cambiare nome alla vettura da Milano a Junior alla luce delle ultime notizie, che potrebbero influire sul clima di entusiasmo e sull’enorme attenzione che la nuova autovettura sta riscuotendo in questi giorni da parte dei nostri clienti”, ha riferito Stefano Odorici – Presidente Associazione Concessionari Italiani del Gruppo FCA. “Junior, come Milano, sono nomi bellissimi, che affondano le proprie radici nella storia del Marchio. Non a caso sono stati da subito tra i preferiti del pubblico”.

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Origini del nome Alfa Romeo Junior

Dopo il successo di Giulia e della sua versione coupé Giulia Sprint GT, disegnata da Giugiaro per Bertone, l’obiettivo di Alfa Romeo è quello di attrarre un pubblico più giovane, nuovo e desideroso di avere una vettura brillante ed esclusiva, senza però eccedere nelle spese di acquisto e gestione. Il 26 settembre 1966 viene presentata a Blocco la GT 1300 Junior che, rinunciando al nome “Giulia”, è la capostipite di una nuova generazione di Alfa Romeo. Con Junior verranno infatti identificate anche le versioni analoghe della gamma Spider.

La principale variante meccanica è l’adozione del propulsore bialbero di 1290 cc che – grazie all’alimentazione singola e ad una nuova fasatura – eroga 89 CV per una velocità massima di oltre 170 Km/h solo di poco inferiore a quella della 1600 e in grado di garantire prestazioni e piacere di guida di alto livello. Anche la carrozzeria viene aggiornata con un allestimento dedicato e più giovanile. Con quasi 92mila esemplari venduti, la GT 1300 Junior diverrà best seller assoluta della gamma e vero status symbol dell’epoca.

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