I produttori di orologi in Svizzera fanno a gara a sminuire i rischi per il loro business e la possibilità di successo di Apple Watch, ma a quanto pare c’è qualcuno nella confederazione che pensa che le strategie di crescita della Mela siano quelle giuste e non è un “qualcuno” qualsiasi, ma la Banca Nazionale Svizzera, ovvero la banca centrale del paese alpino.
econdo quanto riferisce Bloomberg, l’istituzione nel corso degli ultimi mesi ha aumentato le azioni AAPL nel suo portfolio del 60%, portandole da 5,6 milioni a 8,6 milioni. Al momento non è chiaro quanto sul capitale totale pesi il valore di Apple, ma al valore di ieri sera, il totale in dollari è di circa un miliardo, una cifra davvero enorme e che riflette la scommessa, che per quanto riguarda realtà come la Banca Nazionale Svizzera, è sempre riduttivo chiamare come tale, sul iuturo di Apple.
Anche se è chiaro che al momento e per diverso tempo a venire, non sarà Apple Watch a cambiare le sorti finanziarie di Apple, è anche chiaro che i vertici dell’istituzione finanziaria credono nelle strategie a medio e lungo termine di Cupertino, questo al contrario di quello che aziende come Swatch, TAG Heuer e altri protagonisti del settore dell’orologeria, pensano (o dicono di pensare), in particolare su Apple Watch.
Ricordiamo che invece l’inventore di Swatch Elmar Mock, solo un paio di mesi aveva predetto una «era glaciale» per l’industria svizzera degli orologi, paragonando l’arrivo di Apple in questo settore all’invenzione degli orologi al quarzo. Fu solo proprio il debutto di Swatch a cambiare il corso di un settore, quello della misurazione dell’ora, che era sprofondata in una profonda crisi: «mi ricordo molto bene quel periodo – ha detto a suo tempo Mock a Bloomberg – e per ora vedo i produttori di orologi commettere lo stesso errore. Abbiamo visto molta arroganza in questi anni, gente che definiva lo smartwatch come un gadget e che non ha mai preso seriamente il prodotto».