Provate ad interpellare una appassionato di Hi-Fi e chiedetegli cosa ne pensa dell’ascolto di musica compressa con MP3, vi risponderà inorridito che è assurdo rovinare i brani, togliere respiro e veridicità alla riproduzione togliendo le parti “superflue” con un algoritmo matematico che riduce di fatto l’estensione della gamma riprododotta e toglie chiarezza al suono.
Suona anche più assurdo a prima vista che un periodico dedicato agli audiofili come il noto “StereoPhile” avvalli in qualche modo l’iPod dandogli la patente di prodotto dell’anno.
In realtà le motivazioni addotte dall’editore nel numero di Dicembre spiegano tutto: “Il piccolo iPod di Apple è il prodotto che usato con più piacere durante quest’anno. Il suo hard disk di grande capacità e la possibilità di riprodurre brani in formato AIFF o WAV non compresso lo spingono al di là della media dei riproduttori Mp3 sul mercato e la sua interfaccia a playlist intuitiva è l’esempio di come tutti noi potremo navigare nella nostra bibilioteca musicale personale.”
Il trucco sta appunto nella possibilità di riprodurre archivi non compressi e con a disposizione 40 GB di spazio non solo e’ possibile portarsi nelle tasche 10.000 canzoni nell'”orribile” formato MP3 o in quello di qualità più elevata, AAC ma anche nel formato digitale originale con cui sono registrati i CD: nel modello di iPod più grande potete portare con voi, da ascoltare con cuffie, in auto e in casa, anche collegato all’impianto hi-fi di qualità , un riproduttore in grado di contenere 50-60 dei vostri album preferiti.
Certo però che se siete audiofili oltranzisti e non ascoltate altro che vinile…