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Apple contro Motorola: la Commissione Europea avvisa Google per abuso di posizione dominante

Abuso di posizione dominante: è questa l’accusa formale contenuta in un’informativa rilasciata oggi dalla Commissione Europea nei confronti di Motorola, ora parte di Google, nella causa in corso contro Apple. Non si tratta di una condanna a tutti gli effetti ma con la pubblicazione della contestazione, la Commissione Europea informa Motorola – e quindi Google – sulle linee adottate e il punto di vista sulla questione da parte del garante della concorrenza dell’Unione Europea. In questo modo l’Unione permette a Motorola e Google di rivedere le proprie posizioni sulla questione, per decidere se proseguire con la strategia adottata fino a oggi, oppure scegliere di cambiare piano e ritirare le accuse in corso in Europa contro Apple. In entrambi i casi è possibile che la Commissione valuti poi una condanna definitiva che potrebbe comportare anche multe ingenti per comportamenti anti-concorrenziali.

Motorola, lo ricordiamo, in Germania ha cercato di far valere un’ingiunzione contro Apple accusando quest’ultima di violazione di brevetti. La Commissione ritiene la pratica in questione non corretta poiché Apple ha dimostrato l’intenzione di diventare licenziataria, stipulando un contratto di licenza secondo i termini FRAND (Fair, Reasonable and Non-Discriminatory, equi, ragionevoli e non discriminatori). L’obiezione non è stata ancora formalizzata e non vi è ancora un’indagine per violazione delle regole antitrust.  Un portavoce della Commissione ha precisato che la disputa è ancora in fase di analisi e che il caso in corso non riguarda ad ogni modo altre controversie su Google.

“Penso che le aziende dovrebbero spendere il loro tempo per innovare e competere sui meriti dei prodotti offerti – non abusare dei loro diritti di proprietà intellettuale per limitare i concorrenti a scapito dell’innovazione e della scelta dei consumatori” ha dichiarato Joaquín Almunia, vicepresidente per le politiche sulla concorrenza della Commissione Europea. In particolare i brevetti contestati per abuso di posizione dominante sono quelli concernenti la tecnologia GPRS: secondo il garante europeo della concorrenza Apple sarebbe stata più che disponibile a implementarli corrispondendo diritti e licenze a Motorola, ma quest’ultima avrebbe deciso di contestarne l’uso nei tribunali, senza concedere la licenza secondo i termini previsti per il FRAND, allo scopo di rispondere alle accuse legali di Cupertino e anche di ottenere diritti e licenze superiori. Ricordiamo che i brevetti e le tecnologie FRAND obbligano le società a concedere l’uso delle tecnologie brevettate a chiunque ne richieda l’uso, dietro un compenso equo e non discriminatorio.

La nota informativa di oggi della Commissione Europea rappresenta un’altra importante vittoria per Apple: ricordiamo che l’uso legale di brevetti FRAND è stato contestato sempre dall’Unione Europea anche nei confronti di Samsung. A seguito della pubblicazione dell’avviso dell’EU, Samsung ha poi deciso di ritirare gran parte delle accuse contro Apple in diversi tribunali di vari paesi europei. Per quanto riguarda invece i brevetti e le tecnologie Apple occorre ricordare che si tratta di soluzioni sviluppate internamente, relative all’interfaccia utente touch e alle soluzioni di design e usabilità per smarpthone e tablet: nessuna di queste tecnologie rientra nella tipologia FRAND, non subendo quindi nessuna indagine da parte della Commissione

[A cura di Mauro Notarianni]

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