Nel 2004 Sun Italia lancia una iniziativa dal nome allusivo: JOB, cioè Java Open Business. Un network per fare sistema intorno a tecnologie, professionalità e competenze derivanti dal mondo dell’Open Source. Un successo, nei mesi successivi, tanto da permettere alla filiale italiana dell’azienda di “sperimentare” un po’ e giocare sempre più a fare la capofila con questo progetto.
L’ultima sperimentazione è straordinaria per la sua semplicità : utilizzando le API (interfacce di programmazione) aperte di Google Maps, il sistema cartografico del motore di ricerca californiano, sul sito di JOB è disponibile una cartina interattiva che mostra dove sono e come si chiamano i vari consorzi, aziende, liberi professionisti e semplici individui attivi nel mondo dell’Open Source italiano e registrato attraverso JOB.
Si tratta di una idea semplice eppure dalla straordinaria efficacia: con questo sistema è possibile in un attimo non solo avvicinarsi alla soluzione “dietro l’uscio di casa”, ma anche gettare uno sguardo eminentemente quantitativo alla situazione e capire, sotto la lente di Sun Microsystems, dove sono e cosa fanno molti dei soggetti che hanno costruito sul codice libero un modello di business vitale.
Ci sono nomi noti, nomi piccoli, nomi nuovi, nomi grandi, nomi mai sentiti prima. C’è tutto un mondo che sta cominciando a nascere e rappresenta solo uno dei possibili spaccati – quello metabolizzato dal progetto JOB di Sun Italia – dell’open source di casa nostra. La vera novità è che adesso, con un colpo d’occhio, la cartina del Paese si colora di possibilità e di fiori di una rivoluzione che in altri luoghi sta già mietendo abbondanti raccolti. Che sia un inizio anche qui?
