Costruire chip è un lavoro estremamente costoso. Questi piccoli motori dell’elettronica, infatti, vengono realizzati su di un wafer di silicio che deve essere praticamente perfetto. Per questo poter sfruttare anche un piccolo miglioramento nel ciclo di produzione può comportare risparmi nell’ordine delle decine o centinaia di milioni di euro.
Amd ha già una fabbrica a Dresda, visti i bassi costi e l’ottima qualità della manodopera che proviene dalla ex Germania dell’Est. Adesso ha intenzione di aprirne entro il 2006 una nuova, basata su un processo di lavorazione su wafer (cialde) di 300 millimetri rispetto all’attuale di 200 millimetri.
La nuova struttura costerà circa 2,4 miliardi di dollari e impiegherà un migliaio di tedeschi. Per rendere più allettante la localizzazione a Dresda, soprattutto dopo che Amd si è accordata con Ibm per sviluppare soluzioni tecnologiche nella produzione utilizzando gli impianti dello stato di New York di Big Blue (dove vengono prodotti anche i G5), la Germania e lo stato di Sassonia hanno stanziato, previa approvazione dell’Unione europea, il contributo per il finanziamento della fabbrica.