A quasi trent’anno di distanza di Clippy, l’odiatissimo Assistente apparso con Office 97 (nato, tra le altre cose su Mac) pensato per offrire suggerimenti agli utenti, Microsoft ci riprova con Mico, un personaggio virtuale da sfruttare con Copilot Voice, modalità che utilizza il riconoscimento vocale e l’elaborazione del linguaggio naturale per comprendere le parole pronunciate e avviare una conversazione con l’utente.
Micro è rappresentato come una “vivace sfera” in grado di rispondere con espressioni in tempo reale durante le conversazioni.
Il sito statunitense The Verge riferisce che l’assistente in questione è attivo di default ma può essere disattivato. Micro si basa sulla funzionalità memoria di Copilot, in grado di ricordare informazioni che riguardano l’utente e attività da svolgere.
Al lancio l’assistente sarà disponibile negli Stati Uniti ma è probabile che arriverà anche in altre nazioni.
Microsoft ha integrato una modalità “Learn Live” (apprendimento dal vivo) che consente al personaggio di Mico colloquiare con un “approccio socratico”, presentato come un’utile “guida attraverso i concetti” anziché limitarsi a fornire solo risposte. Non manca la possibilità di sfruttare lavagne interattive e segnali visivi; tra i target di riferimento: studenti che si preparano per gli esami finali o utenti che cercano di imparare una nuova lingua.
Mico è parte di un obiettivo Microsoft che mira a dare a Copilot una identità, un aspetto al quale Mustafa Suleyman, CEO dell’AI di Microsoft, ha fatto cenno all’inizio dell’anno. “Copilot avrà certamente una sorta di identità permanente, una presenza, e una stanza virtuale dove vivrà e invecchierà”, aveva riferito Suleyman a luglio parlando di “patina digitale”, alla stregua della patina che si forma sugli oggetti in pelle.

Redmond vuole spingere gli utenti a parlare con il PC
Mico è un elemento chiave di una nuova iniziativa Microsoft che vuole invogliare le persone a parlare con i computer. La Casa di Redmond sta diffondendo alcuni spot in TV pubblicizzando gli ultimi PC con Windows 11 come “computer con i quali puoi parlare”. L’obiettivo è far parlare le persone con i PC, cosa non riuscita anni addietro con Cortana, software di assistenza e riconoscimento vocale dismesso nel 2023 e che permetteva di interagire in linguaggio naturale per eseguire operazioni come conversazioni, invio di SMS, impostazione di promemoria, abilitare e disabilitare funzionalità del telefono o del PC e ottenere informazioni in Internet
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