Quando si parla di gas per uso domestico (riscaldamento degli ambienti, cottura dei cibi e acqua calda sanitaria), il primo pensiero va quasi sempre ai costi che, in effetti, hanno un certo peso sul bilancio familiare.
Si deve però considerare anche un altro aspetto, quello dell’impatto ambientale.
Il gas che usiamo ogni giorno per cucinare, riscaldare la casa o fare la doccia non è infatti una risorsa neutra per il clima. Usarlo significa immettere anidride carbonica nell’atmosfera, contribuendo all’aumento delle emissioni globali.
Com’è facile intuire, però, non è possibile eliminarlo da un giorno all’altro. Per la maggior parte delle famiglie, il gas è ancora oggi la fonte principale per il riscaldamento domestico, tuttavia, sono possibili scelte più consapevoli che permettono di contenere il proprio impatto sull’ambiente senza rinunciare al benessere. Oggi, infatti, parlare di sostenibilità significa anche sapere come consumiamo energia, da dove arriva e quali strumenti abbiamo per limitarne gli effetti negativi sull’ambiente.
Gas e sostenibilità: cosa significa davvero?
Sostenibilità, nel caso del gas, vuol dire principalmente due cose. La prima è legata all’efficienza: utilizzare meno gas per ottenere lo stesso risultato. La seconda riguarda la compensazione delle emissioni: se bruciare gas produce CO₂, allora ha senso investire in progetti che rimuovano o bilancino quella stessa quantità di anidride carbonica dall’atmosfera. Sempre più operatori stanno includendo meccanismi di compensazione certificata, contribuendo, per esempio, a finanziare la riforestazione o la produzione di energia rinnovabile in altre aree del mondo.
Migliore offerta gas: il prezzo non è l’unico criterio
Chi cerca la miglior offerta gas tende a focalizzarsi sul prezzo al metro cubo, cosa che è sicuramente importante dato l’impatto che l’energia ha sul bilancio di un nucleo familiare. Ma ha anche grande importanza sapere cosa c’è dietro quel prezzo, come per esempio investimenti in iniziative ambientali concrete.
Una tariffa comunque competitiva e relativa a una fornitura con un impatto climatico compensato è indubbiamente una scelta più lungimirante rispetto a quella puramente economica. In altri termini: risparmiare è importante, ma trovare una buona offerta gas che tiene conto anche del costo ambientale è una soluzione altrettanto valida.
Efficienza domestica e piccoli gesti quotidiani
Scegliere un fornitore “più sostenibile” è sicuramente un passo importante, ma da solo non basta. Anche le nostre abitudini quotidiane contano. Spegnere i fornelli prima del tempo, isolare termicamente la casa, utilizzare sistemi di riscaldamento intelligenti e valvole termostatiche può ridurre sensibilmente il consumo di gas. Anche considerare la sostituzione dei vecchi dispositivi migliora l’efficienza energetica: una caldaia di 15-20 anni, per esempio, può consumare fino al 30% in più rispetto a un modello moderno a condensazione. Sostenibilità ambientale, quindi, significa anche scegliere tecnologie efficienti e avere comportamenti più virtuosi, pur senza particolari sacrifici per il comfort.
L’importanza di essere più informati e più responsabili
Per molto tempo, il gas è stato considerato una risorsa “neutra” rispetto al petrolio o al carbone. Oggi però sappiamo che anch’esso ha un impatto significativo sul riscaldamento globale. Per questo è importante essere più informati e più responsabili tenendo conto che il cambiamento passa anche da scelte quotidiane: un contratto più trasparente, una bolletta più semplice, un consumo più consapevole. E, ovviamente, da una casa che consuma e inquina meno.













