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Google vuole ridurre l’uso dei sistemi di controllo CAPTCHA

Google ha annunciato delle API per sviluppatori denominate “no CAPTCHA reCAPTCHA” grazie alle quali dovrebbe essere possibile semplificare la vita degli utenti quando si trovano davanti gli odiosi CAPTCHA, i test con immagini distorte che chiedono all’utente di indicare lettere e numeri visualizzati per capire se è un umano o no.

Il sistema, acronimo inglese di “Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart“, è un termine coniato nel 2000 da Luis von Ahn, Manuel Blum e Nicholas J. Hopper dell’Università Carnegie Mellon e da John Langford della IBM, e come noto ruota intorno all’uso d’immagini con lettere distorte grazie alle quali un server comprende se l’utente sia un umano e non un computer o, più precisamente, un bot. Su Internet questi sistemi si incontrano moltissime volte e sono attivati, ad esempio, per impedire a meccanismi automatici la compilazione di moduli di registrazione dei siti, commentare su forum o quant’altro potrebbe essere usato per creare spam o violare la sicurezza con operazioni di hacking che sfruttano meccanismi di “brute force”.

I CAPTCHA hanno funzionato abbastanza bene per molto tempo, ma più volte sono stati dimostrati meccanismi che sfruttano database di “definizioni” e teoricamente in grado di scavalcare la protezione.

L’idea di Google è banale e geniale allo stesso tempo: anziché provare a decifrare le lettere, l’utente per dimostrare di non essere un bot dovrà semplicemente spunatre una casella di controllo. Google, sfruttando un suo “risk analysis engine”, farà le sue verifiche e solo in caso di dubbi chiederà all’utente di individuare le lettere presenti nelle immagini, alla vecchia maniera.

A detta di Google il sistema è ideale per le esigenze degli utenti sempre più conenssi da dispositivi mobili, per questi ultimi più complicato decifrare il vecchio meccanismo dei caratteri visualizzati in modo distorto. Il nuovo meccanismo è già in fase sperimentale per gli utenti Snapchat, WordPress e Humble Bundle.

EsempioGoogleCap

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