Bosch è da tempo impegnata nella produzione di diversi componenti fondamentali per guida automatica (si dice, tra le altre cose, che è anche uno dei partner di Apple per il cosiddetto “Project Titan”/Apple Car). Queste tecnologie prevedono il coinvolgimento di sistemi di propulsione e trasmissione, freni, sterzo, strumenti di visualizzazione, navigazione, sensori, così come la connettività all’interno e all’esterno del veicolo. Sul sito del produttore tedesco sono elencati molti sistemi coinvolti nella guida autonoma e il loro scopo. Di seguito un elenco di quelli più importanti:

Electric Power Steering (EPS): Il sistema Electric Power Steering (EPS) con funzionamento a seguito di avaria è una funzione che consente al guidatore o al sistema di pilota automatico di minimizzare il rischio pur mantenendo un supporto allo sterzo elettrico di circa il 50% (nel raro caso di un guasto singolo). Questa tecnologia, spiega il produttore, consentirà agli OEM di adempiere alle disposizioni sulle strategie di fallback proposte nei documenti Federal Automated Vehicles Policy dal Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti d’America e dalla National Traffic Highway Safety Adminstration.

HMI: La guida autonoma cambierà l’interfaccia uomo-macchina e introdurrà concetti moderni di comunicazione tra auto e guidatore. Il guidatore deve essere in grado di comprendere e utilizzare intuitivamente il sistema. il quadro comandi TFT, per esempio, offre flessibilità e chiarezza. Gli HUD si posizionano nel campo visivo del guidatore mostrando informazioni come velocità, suggerimenti di navigazione e avvisi. Queste informazioni vengono visualizzate e proiettate a una distanza di circa 2 metri davanti al veicolo “fondendosi” con l’ambiente circostante.

Nell’iBooster, il sensore di corsa del pedale integrato registra l’attivazione del pedale del freno e la trasmette all’unità di controllo. L’unità di controllo calcola il segnale di attivazione per il motore elettrico che utilizza una trasmissione a due fasi per convertire la propria coppia nella potenza ausiliaria necessaria. In un cilindro principale standard, la potenza fornita dal booster viene trasformata in pressione idraulica.
Mappe: Senza mappe aggiornate ad alta risoluzione non può esistere guida autonoma. Le mappe forniscono ai veicoli informazioni sui cambiamenti delle condizioni del traffico, come ingorghi o cantieri, che non rientrano nell’area che può essere monitorata dai sensori a bordo. Sensori radar e video catturano e trasmettono importanti dati sul traffico in tempo reale per la creazione di mappe ad alta risoluzione per la guida autonoma.
Sensore LiDAR: Oltre ai sensori radar, video e a ultrasuoni, tutti i big che hanno creato/stanno creando prototipi di veicoli automatizzati utilizzano anche sensori LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) per il telerilevamento di oggetti e superfici. I vari principi dei sensori si completano a vicenda con i sistemi e combinano dati per assicurare un riconoscimento affidabile dell’ambiente circostante. I software presenti nei veicoli autonomi utilizzano i dati letti da questi sensori per stabilire strategie di guida.


Sensore video: Con un campo di misurazione 3D di oltre 50 metri, le videocamere stereoscopiche forniscono importanti informazioni ottiche sull’ambiente circostante il veicolo. Una videocamera stereoscopica cattura gli oggetti a livello spaziale e calcola la loro distanza. Inoltre, identifica gli spazi vuoti. Le informazioni provenienti dal sensore sono combinate con i dati provenienti da altri principi dei sensori per generare un modello dell’ambiente circostante per i veicoli automatizzati.

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