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I migliori libri per scoprire le neuroscienze

Cosa c’è di più importante del cervello? È il contenitore di tutto: della nostra mente, della nostra psiche, della nostra coscienza. Ne sappiamo poco, pochissimo, eppure adesso grazie alle neuroscienze ne sappiamo infinitamente di più di quanto non ne sapessero le generazioni che ci hanno preceduto.

Man mano che gli studi sul cervello vanno avanti emergono nuove ipotesi, nuove idee. E secondo alcuni questo è cruciale perché viviamo un’epoca in cui sarebbe tangibile il sentimento dell’avvicinarsi della coscienza delle macchine. La singolarità sta veramente arrivando? E le neuroscienze classiche che quelle computazionali cosa possono dirci al riguardo? Viviamo tempi straordinari.

Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.

migliori libri guida

Il pulcino di Kant

Giorgio Vallortigara, docente di Neuroscienze e Cognizione animale all’Università di Trento, da molti anni indaga il mistero della coscienza. È uno degli scienziati italiani più noti a livello internazionale per le sue indagini sui meccanismi neurali della cognizione animale, che stanno ridisegnando il confine tra la biologia e il mondo astratto delle speculazioni metafisiche. Ne è un esempio questo saggio affascinante sull’imprinting e l’origine della conoscenza che vede protagonisti i pulcini, oggetto di studi sperimentali condotti per quasi trent’anni in parallelo con quelli sui neonati umani. Tali studi ci mostrano come, prima di qualsiasi esperienza specifica di apprendimento, un pulcino conosca le proprietà meccaniche degli oggetti e sappia che essi non solo occupano un determinato spazio con specifiche proprietà euclidee ma possono essere dotati di certe numerosità, che è in grado di stimare eseguendo in maniera non verbale e non simbolica le quattro operazioni dell’aritmetica.

Così, fin dalla schiusa, il pulcino sa ravvisare gli indizi della presenza nel mondo di creature animate, quali un volto o la semovenza, presupposto per la costruzione di un cervello sociale. Alla luce di queste scoperte, la contrapposizione tra eredità e ambiente, natura e cultura appare irrimediabilmente datata. La mente, argomenta Vallortigara, non è una tabula rasa. L’apprendimento dall’esperienza è possibile solo se il sistema nervoso possiede in partenza una struttura atta a favorirlo. Le ricerche sui pulcini corroborano dunque la tesi delle conoscenze innate sintetizzata da Lorenz nell’espressione « l’a priori kantiano è un a posteriori filogenetico ». Una sapienza di cui non siamo depositari esclusivi: condividiamo schemi di comportamento, predisposizioni, emozioni, organizzazioni neurali con creature da cui ci dividono trecento milioni di anni di evoluzione. Come i piccoli dell’uomo, anche i pulcini di Kant cercano la mamma. Divertono, commuovono e fanno pensare.

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Come il cervello crea la nostra coscienza

È uno dei più grandi misteri dell’esistenza: come funziona la nostra coscienza. Sono le domande fondamentali della vita. Che cosa significa essere sé, ossia avere un’esperienza cosciente del mondo che ci circonda e del nostro mondo interiore? Storicamente, l’umanità ha considerato la natura della coscienza come oggetto di indagine primariamente filosofica. Oggi, però, la ricerca scientifica sta delineando teorie e spiegazioni biologiche della coscienza e del Sé estremamente affascinanti e convincenti. Anil Seth, neuroscienziato e autore di chiara fama, ci aiuta qui a comprendere come il cervello crei la nostra esperienza cosciente.

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Il talento del cervello. 10 lezioni facili di neuroscienze

Cerchiamo di mettere ordine nella storia e nei principi della disciplina delle neuroscienze. Cominciamo da questo libro più introduttivo che ci consente di capire le cose fondamentali in maniera semplice. Il cervello infatti è l’organo in grado di invecchiare meno di tutti gli altri. Meno del fegato, della pelle o del cuore. Prendercene cura è la nostra unica opportunità di estendere la giovinezza, di assaporare a lungo la vita e di salvaguardare allo stesso tempo la salute del corpo. Come racconta in questo libro Michela Matteoli, tra i neuroscienziati italiani più riconosciuti a livello internazionale, il cervello ha un punto di forza: la plasticità, cioè la proprietà di modificare se stesso e di autoripararsi. È il motivo per cui può evolversi nel corso dell’intera esistenza, espandendosi, letteralmente, e costruendo nuovi collegamenti tra i neuroni. Un talento unico.

In dieci lezioni facili di neuroscienze, l’autrice guida i lettori alla scoperta delle grandi potenzialità della nostra mente, ma anche del nemico principale del sistema nervoso: l’infiammazione cronica, che provoca invecchiamento precoce e innesca patologie come l’Alzheimer, il Parkinson e la depressione. Gli scienziati sono concentrati nella ricerca di metodi che contrastino la neuroinfiammazione e, per prevenire e rallentare i suoi danni, è possibile adottare protocolli di prevenzione, com’è quello dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, diretto da Matteoli. Il talento del cervello vuole essere un percorso per comprendere alcune delle funzioni cerebrali più straordinarie e per indicare a tutti come adottare le strategie che preservano le capacità cognitive, dall’alimentazione al relax. Prima si comincia, meglio è.

«Il nostro cervello non vola da solo» scrive la scienziata. «L’ambiente esterno, le molecole infiammatorie nel nostro sangue o i batteri del nostro intestino lo plasmano e lo modificano, e il nostro cervello risponde. Risponde in tono sommesso o ad alta voce. Ma risponde sempre».

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Cervelli, menti, algoritmi. Il mistero dell’intelligenza naturale, gli enigmi di quella artificiale

La coppia di Tomaso Poggio (neuroscienziato di chiara fama del Mit di Boston) e Marco Magrini (uno dei giornalisti più competenti per quanto riguarda gli studi sul cervello) è vincente, soprattutto visto che tocca anche l’attualità dell’intelligenza artificiale. L’intelligenza, quella cosa con cui capiamo il mondo, è un mistero ancora aperto. Se soltanto noi umani abbiamo un linguaggio, un alfabeto, una scienza non vuol dire che deteniamo il monopolio dell’intelligenza. Condividiamo questa esistenza con milioni di altre specie, animali e vegetali, dotate di un tale ventaglio di capacità cognitive da comporre una gradazione quasi infinita di intelligenze. All’improvviso, il loro numero si è messo a crescere. Grazie all’apparizione congiunta di algoritmi più sofisticati, di oceaniche basi di dati e di un’enorme potenza di calcolo, l’antica aspirazione di replicare matematicamente l’intelligenza umana ha raggiunto traguardi inaspettati.

Seppur lontano dal riuscirci, un piccolo zoo di intelligenze artificiali è già in grado di svolgere numerosi compiti tipicamente umani. In questo libro, un giornalista e un pioniere dell’intelligenza artificiale raccontano (con la voce dello scienziato) degli albori di una nuova tecnologia «generale» che, come l’elettricità o il computer, è destinata a trasformare la società, l’economia e la vita quotidiana, con un carico di rischi e di opportunità. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa straordinaria evoluzione? Che cosa guadagneremo e che cosa perderemo? Non esistono risposte sicure. Ma è certamente l’occasione per nuove, straordinarie scoperte scientifiche. A cominciare dai segreti dell’intelligenza stessa.

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Cervello. Manuale dell’utente. Guida semplificata alla macchina più complessa del mondo

Un’idea geniale, che non scade mai, perché il cervello non scade. Sempre di Marco Magrini: il manuale di istruzioni che nessuno ci ha dato al momento della nascita, quando l’evoluzione ha assegnato a ciascuno di noi il suo cervello.

«Abbiamo un manuale per tutte le macchine che possediamo, fuorché per quella più importante». Partendo da questa banale riflessione, Marco Magrini ha avuto l’idea di scrivere un libro su come funziona il cervello umano, strutturato esattamente come il manuale di una lavatrice o di un frigorifero. Già dai titoli dei capitoli (Installazione, Operatività, Pannello di controllo, Espansioni) si capisce che la metafora è portata agli estremi. Il lieve tono umoristico, come nel confronto fra i cervelli Modello F® (femmina) e Modello M® (maschio), contribuisce alla sua innata finalità divulgativa. Il cervello non è esattamente una macchina, eppure ogni utente di un cervello umano dovrebbe conoscere meglio i componenti, i meccanismi e gli ingranaggi biologici che lo fanno funzionare.

Ad esempio, sapere che il cervello è tutt’altro che statico: è plastico, cambia continuamente, può imparare qualsiasi cosa o correggere le abitudini indesiderate. Eppure può restare vittima dei suoi stessi pregiudizi o dei processi automatici che derivano dalla sua interminabile storia evolutiva. È il momento giusto per saperne di più. Nonostante il genere umano sia ancora lontano dal comprenderla compiutamente, i giganteschi progressi compiuti dalle neuroscienze negli ultimi anni stanno facendo luce sulle meraviglie, talvolta controintuitive e inaspettate, della macchina cerebrale.

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Il cervello è più grande del cielo. I segreti della mente spiegati da un grande neurochirurgo

Appassionati per lavoro ma anche per diletto del cervello, il “celebro”, la materia grigia. Non ci sono solo i neuroscienziati, gli psichiatri e gli psicologi, ma anche i neurochirurghi. Che possono rispondere a molte domande. Ad esempio? Semplice. Come funziona la nostra memoria? Come nascono i sogni? Cosa sono i neuroni specchio? In cosa differiscono i cervelli di uomini e donne? A che punto è l’intelligenza artificiale?

Le neuroscienze hanno fatto in questi anni progressi straordinari e per comprenderli occorre una guida speciale, un grande neurochirurgo che ci accompagni in un viaggio attraverso i misteri della mente. In queste pagine Giulio Maira spiega in modo appassionante quanto sia complesso e prezioso il funzionamento del cervello e perché tutto ciò con cui entriamo in contatto ogni giorno, dal cellulare al computer, dai ricordi alle emozioni, dalla tv al senso del bello, non potrebbe esistere senza quella macchina perfetta che abbiamo in testa: una massa di atomi forgiati miliardi di anni fa nel cuore di stelle lontane che ci fa affermare che siamo tutti letteralmente «figli delle stelle».

Attraverso metafore lampanti, citazioni e storie vere scopriamo la struttura e le funzioni dell’organo più articolato e importante dell’universo imparando come curarlo e mantenerlo «allenato» nel corso del tempo e mettendoci di fatto di fronte allo specchio della nostra anima. Perché è dai suoi meandri che scaturiscono la dolcezza della vita e la complessità del nostro destino.

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Le età della mente. Una guida al nostro cervello, dalla nascita all’invecchiamento

C’è una cosa di cui dobbiamo renderci conto: il cervello è come noi vive età diverse. Fin dal concepimento, e per buona parte della vita, il nostro cervello conosce processi che ne garantiscono lo sviluppo e l’aumento delle capacità attraverso l’apprendimento. Ma in ognuna di queste fasi può essere oggetto di aggressioni che possono comprometterne le funzioni: stili di vita scorretti, fumo, uso di droghe o abuso di alcol, alimentazione sbagliata. Per questo l’attenzione verso il cervello dovrebbe accompagnarci lungo tutto l’arco dell’esistenza, a cominciare dai comportamenti della mamma che porta una nuova vita in pancia per arrivare all’invecchiamento a cui dobbiamo cercare di giungere con un cervello «allenato» e buone capacità cognitive.

In questo libro, Giulio Maira, con l’esperienza di affermato neurochirurgo, e Vira Carbone, con il linguaggio diretto di divulgatrice di salute, ci spiegano passo per passo il funzionamento dell’organo che più di ogni altro ci rende umani e ci guidano alla scoperta dei comportamenti più adatti per ciascuna delle diverse «età della mente»: un testo pieno di consigli che possono aiutarci a ridurre il rischio di malattie come l’Alzheimer e ad attivare il nostro cervello, sviluppando maggiormente la memoria e sfruttandone a fondo creatività e logica.

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Il cervello infinito. Alle frontiere della neuroscienza: storie di persone che hanno cambiato il proprio cervello

Parliamo di cervello e del rapporto che l’organo ha con il mistero della psiche, con la rotondità della mente, con la consapevolezza della coscienza. Facciamo degli esempi. Cheryl ha la costante sensazione di cadere a causa di un deficit del suo apparato vestibolare; Barbara ha un cervello asimmetrico ed è considerata “ritardata”; Michael è un chirurgo oculare che a quarantaquattro anni subisce un ictus invalidante. Queste sono solo alcune delle storie alle frontiere della neuroscienza narrate in questo saggio da Norman Doidge: per loro e per molte altre tipologie di pazienti ora c’è una concreta possibilità di recupero e di completa guarigione.

La scoperta che ha aperto la strada a questa fondata speranza è quella della neuroplasticità, ossia la proprietà del cervello di essere malleabile sempre, non solo nell’infanzia. Che il cervello fosse una macchina immutabile e che ogni sua parte non potesse essere sostituita o riparata era un assunto indiscutibile nel secolo scorso: una volta inceppato, il congegno perfetto sarebbe rimasto irrimediabilmente danneggiato.

La tesi che ha scatenato la rivoluzione della neuroscienza, invece, ci dice che il cervello è in grado di cambiare se stesso e può funzionalmente riorganizzare ogni sua parte per sopperire alle carenze che si vengono a creare in seguito ai traumi o al lento processo di invecchiamento. Non solo. L’intera esperienza umana può essere spiegata esplorando le potenzialità del cervello malleabile: la creatività e l’amore, la dipendenza e l’ossessione. Si tratta di processi neurologici molto complessi, che sono indagati, anzi, vivacemente raccontati con semplicità e chiarezza espositiva.

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Il cervello del bambino spiegato ai genitori. Per far crescere i nostri figli nel modo migliore

Avere figli vuol dire anche indagare i modi per farli vivere e crescere nel modo migliore possibile. Lo sviluppo del loro cervello è fondamentale, visto anche che l’organo nasce incompleto e matura nei primi anni di vita.

«È molto importante – scrive l’autore del libro, il neuropsicologo Alvaro Bilbao – approfittare dei primi anni di vita di un figlio per stargli vicino e aiutarlo a sviluppare capacità cognitive ed emotive. Non si tratta di sottoporlo a complessi programmi di stimolazione precoce né di iscriverlo al miglior asilo del circondario. Ogni gioco, ogni pianto, ogni passeggiata e ogni biberon rappresenta un’occasione per educare e potenziare il suo sviluppo cerebrale».

In questo libro Bilbao affronta i temi principali del percorso educativo illustrando i meccanismi di funzionamento del cervello e offre strumenti e strategie da applicare nella vita di tutti i giorni, per coltivare nei propri figli tanto l’intelligenza emotiva quanto quella razionale, l’autocontrollo, la creatività, la memoria, l’empatia. Un manuale, che a partire dai fondamenti della neuroscienza, spiega in maniera chiara come costruire un rapporto soddisfacente e duraturo tra genitori e figli, perché «educare non è altro che sostenere il bambino nel suo sviluppo cerebrale, affinché un giorno quel cervello gli permetta di essere autonomo, di raggiungere i suoi obiettivi e di sentirsi bene con se stesso».

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Il fiume della coscienza

A sorpresa, il nostro fuori sacco, perché la lista dei migliori libri di Macity non sarebbe tale se non ci fosse. Solo che questa volta è un fuorisacco concettuale: Oliver Sacks è uno dei più grandi divulgatori, oltre che medico e studioso di mente e cervello, purtroppo scomparso da qualche anno. I suoi libri sono memorabili, ma forse quello è il libro che veramente vale la pena di leggere per immergersi in un’idea, quella della nostra coscienza.

Rimasta sulla scrivania di Oliver Sacks fino a due settimane prima della morte, questa raccolta di scritti ci offre la sintesi di tutte le sue tensioni conoscitive nell’ampio ventaglio di discipline che si intersecano con la neurologia: botanica e anatomia animale, chimica e storia della scienza, filosofia e psicologia, senza dimenticare la passione letteraria. Ed è proprio questo ventaglio a permettere a Sacks di scomporre il fiume della coscienza umana, e di farne emergere i caratteri più sconcertanti e controintuitivi.

Esplorando le forme di vita «senziente» lungo l’intera scala degli «esseri organizzati», a partire da piante come la Mimosa pudica, le cui foglie si contraggono alla minima sollecitazione tattile, e da certi vermi capaci di auscultare le vibrazioni del terreno e di sfuggire così agli uccelli predatori, Sacks ci mostra come molte «menti» elementari condividano con noi proprietà fondamentali. E ci rivela anche come la fluidità e continuità di quel «fiume» sia in realtà composta da una successione di microsequenze discrete e possa essere minata da «bachi» sensoriali quali gli scotomi o l’ampia gamma di amnesie e inganni della memoria che va dai traumi sessuali immaginari a vere e proprie affabulazioni (come quella di Binjamin Wilkomirski, che descrive una sconvolgente esperienza concentrazionaria senza averla mai vissuta).

La somma di queste indagini finisce così per assumere un valore testamentario, facendo confluire le scoperte e gli interrogativi di un grande esploratore della mente e della natura.

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