Imperial Glory, ispirato all’ecceellente Total War (purtroppo mai tradotto per Mac), è ambientato nell’era delle guerre Napoleoniche cercando di ricostruire le complesse dinamiche diplomatiche, sociali e politiche che determinarono un imponente confronto tra stati, mettendo a ferro e fuoco l’intero vecchio continente.
Cinque sono le superpotenze che si confrontano in Imperial Glory, Francia, Prussia, Russia, Inghilterra e Austria, due le fasi di gioco, una di strategia vera e propria, nel corso della quale si devono attuare trattative, gestire scambi, svolgere azioni di confronto pacifico con altre nazioni, e una d’azione, nel corso della quale si devono gestire vere e proprie battaglie.
L’intera azione si svolge nello scenario dell’Europa tra fine ‘700 e inizio ‘800, tra decine di stati e staterelli e mille tensioni politiche e militari. In questa fase si può scegliere se assumere il controllo di uno dei cinque grandi paesi o di qualcuno degli stati meno potenti (ci sono anche lo Stato Pontificio, Piemonte savoiardo ed Regno delle Due Sicilie). In ogni caso si deve cercare di gestire al meglio le varie situazioni, trattando con i vicini, allestendo commerci il più possibile floridi e governando diplomaticamente e socialmente lo stato. Ogni stato ha le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e le sue debolezze.
Inevitabilmente, poiché il computer governa gli altri stati, si giunge ad un momento di confronto militare che ci impongono di affrontare gli altri stati in cerca di espansione in Europa. Si combatte così, sia per terra che per mare (controllando le flotte). Come accade in questo tipo di giochi i soldati sono rappresentati come pedine; il giocatore può scegliere se gestire gli eserciti direttamente, valutando vari aspetti del confronto (dalla consistenza dell’avversario al campo di battaglia), oppure se affidare al computer le decisioni da assumere.
Non mancano neppure le missioni speciali. Raggiunti determinati livelli di potenza e di credito nel consesso dei paesi europei, si dovranno compiere particolari “quest”, come ad esempio conquistare la stele di Rosetta.
Il gioco in ambito PC ha avuto una buona popolarità , risultando per l’originalità dell’ambientazione e delle tematiche, molto gradito in particolare al pubblico europeo. Apprezzamenti anche per la grafica e le varie situazioni che si possono creare operando su vari fattori e scegliendo disparati paesi, il che determina un’ottima rigiocabilità .
Tra le buone notizie anche il fatto che, per tradizione, Feral pubblica tutti i suoi giochi localizzati nelle principali lingue del vecchio continente e, dunque, anche in Italiano. Il rilascio è previsto per la fine del 2005.
I giochi di Feral sono distribuiti in Italia da Upware .
