Prima CPU da 65 nanometri. A fare da pioniere su una strada che nel corso del 2006 sarà quella maestra per tutti i processori per computer è Intel. La casa di Santa Cara ha tagliato il traguardo con un processore della serie Pentium “tradizionale”, il modello EE 950 che è una evoluzione dell’EE 840 “Presler”.
Nonostante l’architettura di base sia la stessa dei modelli precedenti il nuovo processore presenta novità interessanti. A parte l’incremento di clock (portato a 3,46 GHz) la cache passa a 4 MB e il front side bus a 1.066 GHz. All’interno del package si trovano due nuclei di calcolo che lavorano in maniera cooperativa.
La novità di maggior interesse è però nell’accennata miniaturizzazione della circuiteria che arriva a 65 nanometri contro i 90 nanometri dei procedenti modelli. L’EE 950 è il primo processore per macchine consumer ad essere costruito con questa tecnologia. Una maggior miniaturizzazione significa, a seconda delle scelte del produttore, dimensioni più ridotte e minor riscaldamento o più transistor sulla stessa superficie e maggior potenza.
Il passaggio a 65 nanometri, secondo diversi esperti, dovrebbe presentare minori problemi di quanti non ne abbia prodotti il passaggio da 130 a 90 nanometri quando diversi produttori (tra cui Intel, ma anche AMD e IBM) si sono trovati in difficoltà nell’ottenere una resa soddisfacente degli impianti. Ricordiamo, a titolo di esempio, i problemi avuti da Apple nelle forniture di chip G5.
Tutti i futuri processori di Intel, che con il lancio dell’EE 950 dimostra la sua leadership nel settore, saranno costruiti con circuiteria a 65 nanometri. Tra questi saranno a 65 nanometri sia Conroe, destinato ai desktop, che Yonah, orientato principalmente ai portatili e ai computer a basso consumo.
Grazie della segnalazione a Paolo Musolino